L'ANALISI
04 Luglio 2022 - 05:15
Guardie ecologiche volontarie
CREMA - Parco del Serio più protetto e più sicuro grazie all’entrata in servizio di 25 nuove guardie ecologiche volontarie. Questa mattina è previsto il giuramento davanti al prefetto di Bergamo delle prime dieci, che l’anno scorso hanno frequentato il corso e in primavera hanno sostenuto l’esame.
Le nuove Gev riceveranno il decreto per poter svolgere l’attività. A seguire toccherà alle altre quindici, che entreranno in servizio e andranno ad aggiungersi ai quindici veterani che, già da anni, assicurano la loro presenza lungo le rive del fiume.
«Per tutte le nuove guardie — afferma il presidente del Parco, Basilio Monaci — è già stata stipulata l’assicurazione. Alcune hanno affiancato nelle scorse settimane i colleghi per fare le prime esperienze. Presto ne avremo in attività quaranta, che potranno sorvegliare tutta l’area protetta e prevenire e sanzionare gli abusi».
Ogni anno, l’ente Parco spende decine di migliaia di euro per rimediare ai vandalismi. La presenza di più personale in divisa dovrà fungere in primo luogo da deterrente.
«Lungo il corso del Serio — aggiunge Monaci — abbiamo diverse aree attrezzate che, soprattutto nella bella stagione, sono molto frequentate. Anche se in questi primi mesi gli atti vandalici sembrano diminuiti, c’è sempre un gran bisogno di vigilare. La costante presenza delle guardie porta i frequentatori del Parco a tenere comportamenti più corretti».
L’ente regionale ha stipulato una convenzione con una cooperativa per raccogliere l’immondizia abbandonata, che poi gli addetti di Linea gestioni passano a ritirare.
«Se la presenza intensificata dei volontari riuscirà a far diminuire il fenomeno dell’abbandono, come i primi segnali sembrano far credere, potremo utilizzare gli addetti della cooperativa per annaffiare costantemente le tante piantine messe dimora in primavera. Con questo caldo, c’è bisogno costantemente di dare acqua per evitare che muoiano».
La sorveglianza è necessaria anche laddove si accendono fuochi per i barbecue. Con la siccità attuale, basta poco per scatenare un incendio.
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