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MADONNA DI BRANCERE

Processione sul Po con la statua replica dell'Assunta

Vertice della svolta con sindaci e canottieri: passa la linea di don Vei. La copia va realizzata entro il 15 agosto: sottoscrizione popolare

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

28 Giugno 2022 - 09:17

Processione sul Po con la statua replica dell'Assunta

La statua della Madonna portata a spalle

CREMONA - Alla fine, dopo dieci giorni di polemiche che sono andate via via assopendosi e un confronto di oltre un’ora, ha «vinto» il don, nel senso che è stata accolta la sua proposta, contenuta in quella tanto contestata lettera in cui annunciava di non voler concedere la statua originale della Madonna per la processione sul Po, avanzando come alternativa l’utilizzo di una replica in vetroresina. E sarà la replica, effettivamente, a sfilare sul Grande Fiume da Cremona a Brancere per l’Assunta.

SOTTOSCRIZIONE POPOLARE

Non solo: dal momento che servono oltre 8.000 euro per realizzarla, don Pierluigi Vei ha strappato anche la disponibilità a raccogliere i fondi necessari. Una parte di contributo l’hanno già garantito i Comuni di Cremona e di Stagno Lombardo e il resto si cercherà attraverso una sottoscrizione popolare, il sostegno di Assocanottieri e la collaborazione delle società rivierasche e, infine, della Protezione Civile. In ogni caso, la tradizione del 15 agosto è salva.

LA RIUNIONE DELLA SVOLTA

Ieri, in municipio a Stagno, la riunione della svolta. Al tavolo, con il parroco del paese, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e quello di Stagno Lombardo Roberto Mariani, il presidente di Assocanottieri Maurilio Segalini, i rappresentanti della Protezione Civile e di altri gruppi di volontariato.

La strada della mediazione, già imboccata da giorni, ha portato alla quadra in fondo voluta da tutti: restano ancora diversi dettagli da chiarire ma in conclusione del vertice, definito comunque «interlocutorio» visto i profili non proprio secondari ancora da determinare, l’organizzazione di un evento tanto atteso — e apparso per un certo periodo davvero a rischio — è sostanzialmente delineata.

La processione era stata messa in discussione dopo la presa di posizione del parroco di Stagno, che con una comunicazione ufficiale diramata a sorpresa ed inviata a tutti gli enti interessati, aveva annunciato la volontà di negare la concessione della Madonna.

«La statua lignea, del XVIII secolo, ha finora egregiamente retto le condizioni meteorologiche dell’agosto padano e gli scossoni del trasporto su veicolo, su barca e a spalla — aveva messo nero su bianco le sue intenzioni, don Vei —. Ma è mio dovere tutelare il patrimonio artistico ed è pertinente chiedersi se e fino a quando reggerà, premurandosi per la conservazione dell’immagine che ha comunque una sua fragilità e un suo valore artistico oltre che devozionale».

Repliche di immagini sacre a uso processionale «non sono né una novità né un affronto alla devozione dei fedeli» aveva aggiunto il sacerdote. Annunciando di aver già preso contatti con una azienda specializzata nella realizzazione della replica e che sarebbero serviti oltre 8.000 euro per garantirsi una copia fedele dell’opera lignea settecentesca. Una lettera che era sembrata un ultimatum. Tanto che non si erano contestate le intenzioni — sballottare un’opera antica non è certo il massimo —, ma i modi. Anche su quel fronte, ieri, ci si è chiariti: molti angoli sono stati smussati e tutti hanno sottolineato la volontà prioritaria di fare la processione.

Caccia ai soldi per la replica, adesso: innanzitutto, sono stati garantiti i contributi di Cremona e Stagno; poi quello di Assocanottieri, che comunque si riunirà questa sera per definire la somma (tra i 500 e i 1.000 euro); verrà effettuata una sottoscrizione popolare e inoltre sembra che anche qualche altro Comune possa contribuire. Considerando l’Iva, occorre racimolare quasi 10 mila euro. Non a caso, nel programma di annuncio dell’evento che verrà stampato, sarà indicato anche l’Iban: offerta libera, ovviamente. Ognuno potrà dare quel che può.

E decisiva, per la decisione, è stata anche la magra del Po. Il motivo: la statua lignea pesa 90 chilogrammi, quella nuova 30, chili decisivi per gli attracchi, come hanno affermato i rappresentanti della Protezione civile. La difficoltà non era tanto a Cremona, ma a Brancere, dove in pratica non si riesce ad attraccare in sicurezza dal momento che sono emersi muraglioni e sabbioni.

In più, in queste condizioni sarebbe stato difficile sbarcare la Madonna. I volontari infatti hanno auspicato qualche centimetro in più del Po, altrimenti «anche con una statua più leggera sarà difficile».

IL PROGRAMMA NON CAMBIERA'

Garantita la collaborazione delle canottieri, il programma non cambierà: la statua sarà trasportata a Cremona, forse custodita in Cattedrale, e il giorno dopo trasportata alla Flora. La processione partirà nel primo pomeriggio, con la Vergine copia accompagnata dalle barche delle società remiere e motonautiche.

Tradizione rispettata: tutto sarà come accade dal 1979. Solo che la statua della Madonna, questa volta e per la prima volta, sarà di... vetroresina.

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