SOS ACQUA
LA STORIA
20 Giugno 2022 - 20:21
Il gatto Blacky
CASTELVETRO - Per 20 giorni hanno cercato il loro Blacky affidandosi a segnalazioni e intuizione, domenica sera hanno fortunatamente potuto riabbracciarlo e portarlo a casa.
Parte da San Martino del Lago e termina con un lieto fine nel Piacentino, la storia che ha come protagonisti una famiglia casalasca e il loro amato gatto di quattro anni.
L’animale domestico, che ha tre zampe in quanto una di quelle posteriori gli era stata amputata tempo fa in seguito ad un incidente, lo scorso 31 maggio è salito a bordo del furgone di un tecnico. «Era impegnato in lavori a casa e aveva lasciato lo sportello aperto – racconta la proprietaria del felino, Annamaria Conti –. In serata ci siamo accorti dell’assenza di Blacky e ci siamo subito messi a cercarlo. Poi mi è venuta un’intuizione: ho sospettato fosse salito proprio sul veicolo. Abbiamo così contattato il tecnico, chiedendogli quale fosse stata la tappa successiva. Ci ha risposto che si era recato nel quartiere Aldo Moro di Castelvetro Piacentino».
Ed è lì, 40 chilometri più in là, che fra intuito e speranza si sono spostate le ricerche della famiglia.
«Ogni giorno, quando possibile anche due volte al giorno, abbiamo raggiunto la Bassa Piacentina per cercare il nostro gatto – continua la signora Annamaria –. Abbiamo affisso manifesti, parlato con la gente del posto e trovato tante persone gentili e disponibili, che ci hanno aiutato».
L’unica traccia di Blacky è stata un avvistamento del 2 giugno, quando una ragazza ha tentato invano di catturarlo. Poi più nulla.
«Stavamo quasi perdendo le speranze – conclude Annamaria –, anche perché il nostro gatto non è abituato ad allontanarsi da casa. E invece ieri sera (domenica per chi legge Ndr) la signora Fiorenza, che ringraziamo di cuore insieme a tutti coloro che ci hanno aiutato, ci ha contatti dicendo di avere visto il gatto nel quartiere. Siamo corsi a Castelvetro e alla fine, nonostante fosse molto spaventato e restio a lasciarsi avvicinare, siamo riusciti a prenderlo. Era ferito e denutrito, lo abbiamo subito portato dal veterinario e sta prendendo l’antibiotico per i tagli. Nonostante lo choc, ora è tranquillo e ha già dormito accoccolato a me. Per noi è un membro della famiglia, ho pregato tanto di poterlo ritrovare e sono stata ascoltata. Lo abbiamo riabbracciato proprio nel giorno del nostro anniversario di matrimonio».
Fra coloro che hanno contribuito alle ricerche, anche l’assessore di Castelvetro Barbara Rossi: «La storia mi ha molto commossa e quando il gatto si è ricongiunto ai proprietari in tutto il quartiere c’è stata grande felicità. Loro lo chiamavano, il micio rispondeva miagolando. In un periodo in cui purtroppo si sente spesso parlare di abbandoni di animali, l’amore e la perseveranza di questa famiglia siano d’esempio».
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