L'ANALISI
07 Giugno 2022 - 05:10
SONCINO - Carcasse di gatti, senza ferite evidenti, ritrovate al cimitero di via Calcio in pieno giorno. Una residente lancia l’allarme sul web e posta le immagini. E il borgo si interroga. Due gli esemplari fotografati ma, secondo testimonianze, ce ne sarebbero stati molti altri, già fatti sparire. Immediata l’allerta.

Il comandante dalla Polizia provinciale Salvatore Guzzardo non prende l’episodio sottogamba: «Pur non potendo escludere l’ipotesi che si tratti di maltrattamenti da parte dei proprietari, sussiste la possibilità che ci si trovi di fronte agli effetti dei cosiddetti bocconi avvelenati, un problema diffuso. Il nostro Corpo è particolarmente sensibile alla tematica e opera un monitoraggio continuo sul territorio con la collaborazione di Prefettura e Ats, con cui abbiamo firmato l’anno scorso un protocollo ad hoc, ma anche con gli agenti delle Polizia locali che presto verranno formati specificatamente sul tema. Quando informati — ciò spetta all’amministrazione locale — interveniamo immediatamente per analizzare le cause del decesso e l’eventuale presenza di agenti tossici nell’animale». E in campo è sceso anche il municipio.

Il sindaco Gabriele Gallina getta acqua sul fuoco: «È possibile che i gatti in questione siano venuti a contatto con del materiale per loro potenzialmente velenoso e poi, non stando bene, si siano rintanati nel cimitero prima del decesso — commenta la fascia —: tutto è possibile, ma credo improbabile che un cittadino soncinese abbia volontariamente piazzato delle esche per far loro del male. Il personale del Comune si è immediatamente attivato per riporre le carcasse in altro luogo e sanificare la zona interessata».

Come detto, è stata una frequentatrice a fare la macabra scoperta. Gatti morti nel verde e persino all’interno dei loculi in allestimento. E l’eco della notizia è arrivata alle forze dell’ordine, dalla Polizia locale alla Provinciale, passando per l’Arma. Tutti stanno ora tenendo d’occhio l’evolversi della situazione.
Intanto — come sottolineato dal sindaco — l’amministrazione ha fatto ripulire e mettere in sicurezza l’ala del camposanto. A un simile tam tam sul tema dei felini e della loro sicurezza non si assisteva a Soncino dal lontano 2016 quando un pensionato, in preda ad un raptus, impallinò un micio perché entrato nella sua proprietà. Era dei vicini. Fu condannato a quattro mesi di carcere.
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