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IL LUTTO

Casaletto di Sopra piange Augusto Corlazzoli

Questa mattina nella frazione Melotta si sono tenuti i funerali del barista 47enne stroncato da un malore nella mattinata di giovedì

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18 Giugno 2022 - 15:35

Casaletto di Sopra piange Augusto Corlazzoli

Don Nevi benedice la bara

MELOTTA - Le comunità di Melotta e Casaletto di Sopra – frazione e capoluogo - dell’Unità pastorale con Soncino si sono strette intorno alla signora Marzia Faletti, moglie di Augusto Corlazzoli, il 47enne deceduto giovedì a seguito di un malore che lo ha colpito al cuore, ed ai parenti, nel giorno dei funerali, svoltisi stamattina.

La bella e accogliente chiesa parrocchiale, intitolata al patrono San Bernardo Abate, si è rivelata insufficiente ad ospitare tutti gli intervenuti nella calda mattinata: centinaia di uomini e donne del territorio comunale, ma anche di altre località, in particolare di Offanengo, paese nel quale Augusto Corlazzoli è nato e cresciuto, prima di dedicarsi a tempo pieno all’attività di barista quale gestore de “L’Alfiere” nel centro di Casaletto e di insediarsi con l’abitazione nella frazione Melotta.

Il sindaco Moreni legge le letture all'ambone

Il funerale si è svolto in un’atmosfera di profonda tristezza e dolore, scolpito sui volti ancora increduli e sofferenti della signora Marzia e degli altri parenti e di coloro che si sono sentiti interpellati per accompagnare l’amico Augusto nell’ultimo, breve tragitto della sua vita, fra l’abitazione di via Montessori dov’è stata allestita la camera ardente e la parrocchiale. La vicenda che si è consumata giovedì mattina con il malore accusato in macchina in centro a Casaletto, è proseguita con i tentativi di rianimazione con gli strumenti a disposizione in paese e in ospedale e si è conclusa con l’accertamento del decesso, ha avuto il suo ultimo atto ieri mattina nella frazione Melotta con l’estremo saluto religioso dopo l’accompagnamento in corteo.

La bara viene caricata sul carro funebre al termine della cerimonia

Il sindaco Roberto Moreni, uno dei cento (o poco più) cittadini di Melotta, ha portato la croce davanti al sacerdote celebrante don Giuseppe Nevi, parroco dell’unità pastorale, al carro funebre con la bara e al corteo di parenti, amici e accompagnatori. In chiesa ha collaborato come ‘chierichetto’, sacrista, lettore, prima e dopo l’omelia pronunciata dal celebrante. Il Vangelo secondo Matteo ha offerto un testo adatto per commentare il fatto che ha segnato la vita di Augusto Corlazzoli, dal quale trarre un insegnamento di vita per tutti.

L'ultimo saluto

Viviamo ogni giorno come se fosse l’ultimo - ha affermato e sottolineato il celebrante -. A che cosa serve accumulare, vivere con le preoccupazioni e le ansie, se ad un certo punto, all’improvviso, succede quello che è capitato a Corlazzoli. In un colpo termina tutto. Perciò viviamo sempre come se ogni giorno fosse l’ultimo e affidiamoci al Signore. Lui sarà sempre al nostro fianco e non ci sentiremo mai soli”. Al termine delle esequie la bara è stata caricata sul carro funebre diretta verso la cremazione.

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