L'ANALISI
17 Giugno 2022 - 11:42
CREMONA - La voglia di apparire sui social ha giocato un brutto scherzo a un giovane rapinatore romeno, da due anni latitante, fuggito ad Essen, nella Germania occidentale, al confine con l’Olanda, arrestato dalla polizia tedesca in esecuzione di un mandato di cattura internazionale spiccato da Cremona. Nonostante fosse ricercato, il ventenne ha pubblicato una storia su Instagram, in cui non solo appariva in prima persona, ma indossava beni rapinati due anni prima ad un venticinquenne di Cremona.
L’indagine della Squadra mobile è partita nell’aprile del 2021, quando la vittima si è presentata in Questura per denunciare l’incubo che stava vivendo da sei mesi, precisamente da novembre del 2020, quando squillò il campanello di casa. “Ho aperto, uno ha istintivamente spinto la porta. Dietro di lui c’era un altro. Mi hanno puntato un coltello alla gola, mi hanno costretto a consegnare diversi oggetti di valore e 1.000 euro in contanti. Sempre sotto minaccia, mi hanno costretto ad andare ad un bancomat vicino dove ho prelevato altri 100 euro”. Il ragazzo ha spiegato di non aver immediatamente denunciato la rapina, perché terrorizzato. Da mesi i rapinatori lo minacciavano di ritorsioni, qualora si fosse recato dalla polizia.
Ad aprile dello scorso anno, dopo l’ennesima minaccia, la vittima ha detto basta. È partita l’indagine. I poliziotti del dirigente Marco Masia erano riusciti ad individuare i due banditi romeni attraverso l’analisi delle telecamere del sistema di video sorveglianza, la descrizione della vittima, le dichiarazioni di un vicino, il tipo di auto su cui si erano mossi. Da quel momento, chi ha indagato ha monitorato anche sui social i rapinatori. A maggio 2021 uno dei due era stato arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare. L’altro non era più in Italia. Ma nell’indagine coordinata dalla Procura, la polizia ha continuato le ricerche anche attraverso i social. E dopo un anno, ha scovato il secondo rapinatore in Germania grazie al coordinamento del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della polizia criminale. Il bandito è in carcere a Essen in attesa di essere estradato.
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