L'ANALISI
SCANDOLARA RAVARA
15 Giugno 2022 - 13:49
SCANDOLARA RAVARA - Per la seconda volta nel giro di pochi giorni un 53enne cittadino straniero è stato arrestato per la violazione del divieto di avvicinamento. La vicenda prende avvio due mesi fa, quando il 22 aprile i carabinieri di Scandolara gli avevano notificato all'uomo l’ordinanza di applicazione della misura cautelare di allontanamenrto dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli, al luogo di lavoro della donna e ai luoghi comunque frequentati anche dai figli e alla loro abitazione. La donna a metà aprile aveva infatti denunciato il marito che quel giorno, durante l’ennesima lite per futili motivi, l’aveva spintonata e picchiata, l’aveva presa per i capelli e le aveva strappato di mano le chiavi dell’auto per non farla scappare, ferendola a un dito. La donna in precedenza non aveva mai presentato denunce, ma visti gli eventi, anche a causa del fatto che spesso l’uomo è alterato dall’uso di bevande alcoliche, aveva deciso di raccontare la sua storia di violenze e soprusi.
La donna è stata per anni minacciata di morte, picchiata con pugni, calci, schiaffi e colpita con cinture e bastoni, mentre il marito spendeva i soldi in alcolici e non accettava rimostranze della consorte. I carabinieri avevano riportato la vicenda di maltrattamenti all’Autorità Giudiziaria che aveva emesso il provvedimento di tutela, imponendo al marito violento di non avvicinarsi alla moglie e ai figli per nessun motivo. Ma tutto questo non è bastato a fermarlo e, nonostante fosse stato arrestato la notte dell’11 maggio, è stato nuovamente arrestato per la stessa violazione del divieto di avvicinamento essendo l'uomo stato sorpreso, la notte del 14 giugno, nella casa della donna da una pattuglia di Scandolara.
I militari sono passati nei pressi della casa intorno alle 5 e hanno notato un furgone. Controllando la banca dati hanno capito che era dell’uomo e si sono appostati nei pressi. Dopo mezzora il 53enne è uscito dalla casa della moglie ed è stato immediatamente bloccato, accompagnato in caserma e dichiarato in arresto. E’ stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Casalmaggiore fino alla tarda mattinata quando è stato accompagnato all’udienza di convalida dell’arresto conclusasi con la convalida dell’atto e il rinvio all’udienza per direttissima del 15 giugno.
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