L'ANALISI
05 Giugno 2022 - 05:15
CASALMAGGIORE - Il consiglio comunale ha adottato il piano economico finanziario 2022-2025 e approvato le nuove tariffe Tari 2022 per la raccolta dei rifiuti, che mediamente diminuiscono ma con situazioni variegate che portano per alcuni a degli aumenti. I quali, però, verranno calmierati grazie a scorte di fondi Covid. A favore ha votato la maggioranza, contro gli esponenti di Cnc Mario Daina e Valentina Mozzi mentre Gabriel Fomiatti (Listone) e Annamaria Piccinelli (Vivace e Sostenibile) si sono astenuti. Il consiglio ha stabilito che le scadenze per il versamento delle rate della Tari 2022 sono il 31 luglio per la prima rata, il 15 settembre per la seconda e il 28 febbraio 2023 per la terza.
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha spiegato che «le tariffe sono mediamente in diminuzione. Sono in diminuzione per le non domestiche, per le imprese cioè, e più o meno calano dello 0.5, 0.6%. Sulle domestiche viviamo una situazione un po' particolare: mediamente calano abbastanza, del 5-6%, però abbiamo delle diminuzioni che non sono su tutti. Abbiamo una serie di famiglie, circa 2.400, a cui la tariffa aumenta, e le altre 4 mila a cui diminuisce o aumenta di quantità diverse. Questo perché Arera ha obbligato tutti i gestori e tutti i Comuni a spostare sulla parte variabile la tariffa. E per parte variabile, ovviamente, per quanto riguarda le famiglie, s’intende il numero di componenti», ha precisato il sindaco. «Ma non è solo quello. Non si incide solo sul numero dei componenti ma anche sui metri quadrati.
Quindi paradossalmente il risultato è che chi è in tanti in tanti metri quadrati, avrà una tariffa più bassa, ma chi è in tanti in pochi metri quadrati avrà una tariffa più alta. Chi è in pochi in pochi metri quadrati avrà una tariffa più alta, chi è in pochi in tanti metri quadrati avrà una tariffa più bassa». Un sistema comunque «più equo ed equilibrato» perché rapportato alla quantità di rifiuti prodotti. Dopo la relazione del presidente di Casalasca Servizi Matteo Rossi, ha parlato il direttore generale della Spa, Filippo Bertolotti, con un approfondimento tecnico.
Bongiovanni ha aggiunto che l’amministrazione «per calmierare gli aumenti più di rilievo, dovuti al passaggio al nuovo regime», ha deciso di utilizzare le scorte dei fondi Covid, pari a 38.712 euro. Non verrà applicata la riduzione per incrementi inferiori o uguali ai 5 euro. «Il massimo aumento che potrebbe avere una famiglia con casa piccola e tanti componenti è stato calcolato in 88 euro, ma con l’aiuto comunale l’aumento massimo sarà di 38 euro». Poi per ottenere un aiuto «è sempre possibile rivolgersi ai servizi sociali, che hanno fondi ad hoc accessibili in base all’Isee».
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