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E' del Pacioli il «bidone-robot» che riconosce i rifiuti

Differenziata automatica: il progetto degli studenti premiato al concorso HubSteam

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

31 Maggio 2022 - 05:15

E' del Pacioli il «bidone-robot» che riconosce i rifiuti

Gli studenti del Pacioli che hanno progettato il bidone intelligente

CREMA - Un bidone intelligente chiamato «Smart can», in grado di riconoscere e differenziare i rifiuti, utilissimo per i Comuni per quanto concerne, ad esempio, i cestini delle strade e dei parchi pubblici.

A progettarlo è stato l'istituto superiore Pacioli nell’ambito dell’iniziativa di formazione nazionale HubSteam, di cui è capofila, che ha coinvolto 60 scuole sparse in tutta Italia. Ogni istituto ha costituito un team di studenti, che in 20 ore di lavoro hanno sviluppato un prodotto digitale per contribuire a risolvere uno degli obiettivi dello sviluppo sostenibile di Agenda 2030. Tra i 17 della lista, i ragazzi del Pacioli hanno scelto quello di rendere le città e le comunità sostenibili.

GLI STUDENTI PREMIATI

Gli allievi coinvolti sono Manuel Maleri, Andrea Picco, Pirisa Bergamaschi, Andrea Coccoli, Marco Brembi, Daviide Gallo, Alice Dallavalle, Kaur Harleen e Eleonora Platano delle classi 3A e 4A Sistemi informativi aziendali per l’economia 3.0.

La loro preparazione è stata sostenuta dai docenti Dario Faccini e Giovanni Spitaleri e da un formatore esterno. 

Comunicazione, collaborazione e creatività sono alla base di questa attività, che ha richiesto motivazione e entusiasmo e voglia di superare le criticità

Il Pacioli ha coordinato il progetto a livello nazionale, insieme ad altre cinque scuole. Il valore aggiunto dell’iniziativa risiede nell'utilizzo di metodologie didattiche innovative all’interno delle discipline Steam (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) per lo sviluppo collaborativo di un’idea di prodotto o servizio che abbia ricadute sociali e ambientali positive.

Il team della scuola diretta da Paola Viccardi ha sviluppato il bidone intelligente che è in grado di riconoscere e differenziare i rifiuti che vi vengono conferiti. Grazie all’uso di tecnologie di riconoscimento ottico, intelligenza artificiale e separatori elettromagnetici, «Smart can» permetterebbe nei contesti pubblici come i parchi, sia di semplificare la raccolta e la differenziazione dei rifiuti, sia di incentivarla mediante un sistema di raccolta punti per gli utenti che ne facessero uso.
Il risultato è stato presentato in una conferenza su YouTube, insieme a quello delle altre scuole partecipanti.

Il Pacioli si è occupato della presentazione generale fatta dalla preside e delle conclusioni, tirate dal docente Renzo Colliva.

«Comunicazione, collaborazione e creatività — ha affermato l'insegnante — sono alla base di questa attività, che ha richiesto motivazione e entusiasmo e voglia di superare le criticità. Questo percorso porterà il prossimo 17 ottobre, a Crema, a una sfida tra le scuole della Lombardia. Ai ragazzi verrà assegnato un tema da sviluppare in otto ore».

L’iniziativa è stata commentata anche dalla dirigente del Pacioli, che ha aperto i lavori in quanto scuola capofila: «Abbiamo costituito una rete di scopo per l’innovazione, tenendo in evidenza il metodo scientifico partecipato, in quanto si è trattato di un lavoro di équipe per ottenere un obiettivo. L’aspetto creativo ha comunque avuto un ruolo importante, perché ha saputo far superare agli studenti il timore reverenziale nei confronti della scienza».

Il progetto di formazione, al quale hanno partecipato come spettatori anche le scuole medie di Sergnano, Trescore, Soncino, Romanengo e Offanengo, ha sviluppato competenze trasversali.

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