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Casalasca, anno d’oro: volano fatturato e utili

Numeri record per il bilancio 2021 grazie a controllo dei costi e aumento dei servizi

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

01 Giugno 2022 - 05:10

Casalasca, anno d’oro: volano fatturato e utili

Matteo Rossi e Filippo Bongiovanni

CASALMAGGIORE - Grazie ad un rigoroso controllo dei costi, all’aumento dei servizi erogati, a quote di ammortamento inferiori per il rallentamento degli investimenti durante il periodo Covid, quello del 2021 è stato probabilmente il miglior bilancio di sempre per Casalasca Servizi Spa, che almeno sino al 2025 — quando si andrà a gara — continuerà a essere il gestore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. In consiglio comunale ha sottolineato il brillante risultato il sindaco Filippo Bongiovanni: «Da maggioranza in assemblea (Casalmaggiore detiene il 51% delle azioni su un totale di 42 soci pubblici e 2 privati, nda) posso dire che si è registrato un fatturato quasi record e un utile record». Il presidente Matteo Rossi, dal canto suo, ha confermato i dati molto positivi, anche se per il futuro ha detto che occorre essere cauti, visto soprattutto l’incremento dei costi del carburante e il rischio di insoluti.


«Il 28 aprile — ha detto Rossi — abbiamo approvato il bilancio 2021. La società ha avuto ricavi per 14.119.000 euro contro i 13.689.000 euro del 2020, posizionandosi sui livelli registrati quando gestiva la raccolta su alcuni comuni mantovani assegnati poi ad altro gestore. L’utile di bilancio al netto delle imposte, è stato di 442 mila euro, contro i 397 mila del 2020. E il risultato, sicuramente positivo, è dovuto sostanzialmente al fatto che Casalasca ha un contratto di gestione fino al 2025 per quello che riguarda i Comuni della gara del 2008-2009. Per il ‘dopo’, i vari consigli comunali, in primis Casalmaggiore, dovranno prendere decisioni in merito».

Il presidente ha aggiunto che si tratta di «un fatturato abbastanza standardizzato» grazie all’esistenza dei contratti di servizio. Casalasca svolge inoltre «alcune attività marginali, tra cui alcuni servizi ad utenti privati, l’ufficio bandi e qualche gestione cimiteriale». Il risultato «è sicuramente buono ma per il 2022 c'è da stare sicuramente attenti». Da quanto è scoppiata l’emergenza Covid le attenzioni sono puntate sulla gestione degli incassi dei crediti. Peraltro Casalasca deve «per legge, per una questione igienico ambientale», procedere comunque al ritiro dei rifiuti, pur sapendo che magari determinate utenze non pagano da qualche anno. «Questo incide sui costi della società e magari sul fatto che non sempre si riesce a recuperare il credito. L'altro aspetto da tenere sicuramente in considerazione è l’aumento dei costi energetici».

Si stima un aumento di costo puro del carburante dai 150 ai 200 mila euro. «L'anno prossimo, se i costi rimangono questi — ha osservato Rossi — avremo sicuramente qualche qualche problema in più a chiudere dei bilanci così positivi». La società ha intanto acceso un finanziamento per ottenere la liquidità necessaria per l’ordinaria amministrazione, «perché c’è un’esigenza finanziaria tra 700 e 800 mila euro mensili per il pagamento di fornitori e dei dipendenti». Rossi ha aggiunto che negli ultimi due anni si è temporeggiato con gli investimenti, vista la situazione legata all’emergenza sanitaria. «Adesso gli investimenti devono essere giocoforza fatti con l’acquisto di nuovi mezzi. Abbiamo davanti investimenti di circa 1.100.000 euro da effettuare nell’arco di uno o due anni». I dipendenti, il «vero capitale umano della società, sono rimasti più o meno gli stessi da qualche anno a questa parte, 74 diretti e ci sono alcuni interinali, oltre agli appalti dati ad alcune coop sociali che già da un po’ di anni svolgono il servizio in modo positivo». Casalasca dà lavoro anche a persone svantaggiate svolgendo così un’importante funzione sociale.

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