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L'ORTOTERAPIA

Alzheimer, curare l'orto e il giardino come terapia

Fondazione Sospiro: potenziato un progetto davvero innovativo presso il reparto di Geriatria

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

03 Giugno 2022 - 05:10

Alzheimer, curare l'orto e il giardino come terapia

SOSPIRO - L’ortoterapia fa bene a chi soffre di Alzheimer. Partendo da questo concetto è stato potenziato un progetto davvero innovativo presso il reparto di Geriatria B1 e B2 di Fondazione Sospiro.

Piantare e poi prendersi cura di insalata, cetrioli, pomodori, peperoni, zucchine, basilico, timo, salvia, rosmarino e fragole dona un benessere psico-fisico a chi soffra di questa malattia. Uscire nel giardino protetto, stare all’aria aperta con le mani nella terra rende gli ospiti di questo reparto felici. Lo si vede da come si approcciano ad innaffiare le loro piantine. E quello che viene coltivato, a chilometro zero, viene condiviso da tutti, in tavola.

IL DONO


Grazie a due persone speciali, quest’anno, si è potuto ampliare la produzione e posizionare dei veri e propri vasconi. «Mara di BV Frutta – spiega la referente Valeria Stringhini – ci ha regalato i contenitori di legno indispensabili per rendere agevole il lavoro ai nostri ospiti e Domenico Maschi li ha riempiti con la terra e soprattutto recintati con reti di ferro affinché si possa vivere in armonia con i nostri amici a quattro zampe».

IL PROGETTO


Il progetto è stato rivolto per il momento a persone fisse, anche se nulla vieta a chi lo desidera, di uscire, prendere in mano il secchiello e innaffiare. «Si tratta di persone che hanno quasi novant’anni e che, nel corso della loro vita, hanno sempre coltivato un orto e il giardino di casa. Far rivivere loro questa esperienza ha effetti assolutamente positivi. Abbiamo ricavato questo orto nel giardino interno protetto. È stato realizzato rialzato in modo tale che sia di facile accesso anche per le persone che sono su una sedia a rotelle».

I BENEFICI



Nella demenza infatti mantenere l’autonomia della persona più a lungo possibile è un obiettivo primario e la cura delle piante raggiunge questo scopo. L’attività cognitiva viene stimolata, in particolare l’attenzione e la capacità di pianificare le azioni. I benefici di questa pratica non finiscono qui: si va ad agire sul disturbo da ambiente chiuso, che spesso è presente in coloro che, per motivi di cura, di sicurezza o di instabilità motoria, trascorrono la quotidianità in un luogo con pochi spazi aperti. Insomma un vero e proprio toccasana. Accanto all’orto, sono presenti anche alcuni fiori di cui si occupano sempre gli ospiti: gerani, felci, ciclamini.

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