L'ANALISI
23 Maggio 2022 - 17:08
BOLOGNA - Raggiungerà, in due anni, 20.000 studenti delle scuole medie e superiori con l’obiettivo di contrastare la diffusione di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti in età sempre più precoce. È partita nelle scorse settimane la campagna di prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze, finanziata dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ribattezzata 'WeCare 4.0' e realizzata dal team 'WeFreè della Comunità San Patrignano.
Fulcro del progetto, osservano i responsabili Silvia Mengoli e Patrizia Russi, è «riuscire ad entrare maggiormente in sintonia con i ragazzi tra i 12 e i 19 anni, aprendo un canale emotivo attraverso le testimonianze di loro pari che hanno compiuto il percorso di recupero in comunità e che li condurranno a riflettere sui rischi legati al consumo di droghe e sulle cause e sulle conseguenze della tossicodipendenza, aiutandoli a formulare un pensiero informato e critico su questi temi, libero da pregiudizi e condizionamenti». Saranno quattro le regioni toccate dal progetto: Trentino, Lombardia, Emilia-Romagna e Marche.
A dare il via alla campagna il «Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento - Tutor per la prevenzione delle tossicodipendenze» rivolto studenti iscritti al terzo o quarto anno delle superiori.
In parallelo verranno organizzati 80 incontri-dibattito nelle scuole superiori, rivolti a circa 8.000 studenti delle quattro regioni.
Negli incontri, i ragazzi di San Patrignano porteranno nelle classi o nelle assemblee d’istituto la loro testimonianza.
Le attività di prevenzione prevedono anche una serie di 16 format teatrali per tutti i ragazzi delle scuole aderenti al progetto, circa 8.800.
A 3.200 studenti delle scuole medie e del biennio delle superiori, verranno inoltre proposti 32 workshop esperienziali che uniscono teatro, movimento e scrittura creativa.
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