L'ANALISI
20 Maggio 2022 - 05:25
Maccoppi e Magarini con la medaglia del Presidente della Repubblica
CREMA - «Splendido esempio di generosa solidarietà e di straordinaria abnegazione, orientati alla difesa del più alto valore della vita umana». La scuola media Giovanni Vailati, facente capo all'istituto comprensivo Crema Uno, è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile, assegnata con decreto del Presidente della Repubblica, quale riconoscimento per l’atto di eroismo fornito in occasione del dirottamento, nel marzo 2019, del pullman che stava riportando due classi di alunni dalla lezione di educazione fisica.
I ragazzi erano stati presi in ostaggio, con docenti e bidella, dall’autista di Autoguidovie Ousseynou Sy, il cui intento era un’azione eclatante di stampo terroristico contro le morti in mare e la politica italiana di chiusura dei porti alle imbarcazioni di migranti. L’autista senegalese avrebbe voluto raggiungere Linate con il bus carico di ragazzini, sul quale era stata rovesciata benzina. La freddezza di alcuni alunni che, dopo aver nascosto il cellulare avevano chiesto aiuto, e la pronta risposta dei Carabinieri e delle Forze dell’Ordine avevano consentito di scongiurare il peggio.
Dopo che la sentenza ha sollevato la scuola da ogni responsabilità, la medaglia con relativo brevetto è stata consegnata dal prefetto Corrado Conforto Galli al dirigente attuale Attilio Maccoppi e a quello in servizio all’epoca dei fatti, Maria Cristina Rabbaglio.
La motivazione loro consegnata è la seguente: «Con straordinario coraggio ed eccezionale spirito di iniziativa, il personale docente e non docente e i 51 alunni della scuola media Vailati di Crema fronteggiavano il conducente dell’autobus, il quale con l’intento di commettere una strage, dopo aver deviato il mezzo li teneva in ostaggio».
Molto felice Maccoppi, che ha così commentato: «Per me che l’ho vissuta solo marginalmente attraverso la stampa, perché sono arrivato da poco, è stato comunque un momento emozionante nel quale si è percepito come le diverse istituzioni debbano muoversi all’unisono per poter fare formazione tra i ragazzi e trasmettere loro il senso dello Stato. Per me è stato un privilegio ricevere questa medaglia, ma io non ho fatto nulla. Per questo ringrazio di cuore le persone che si sono adoperate per evitare una tragedia».
Il dirigente ha voluto condividere la grande soddisfazione dell’alta onorificenza con la bidella Tiziana Magarini, che il giorno dell’attentato viaggiava sul pullman: «È stato un momento molto toccante per me – afferma la collaboratrice –. Una grande emozione, che non cancella purtroppo quanto abbiamo vissuto e continuiamo a rivivere. Ricevere un riconoscimento di tale importanza è comunque una soddisfazione».
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