L'ANALISI
22 Aprile 2022 - 14:53
PIADENA DRIZZONA - Un combattente sino all’ultimo. Mauro Cesini, vicesindaco e assessore durante l’amministrazione dell’ex primo cittadino Gianpaolo Torchio, si è spento all’età di 71 anni, vinto da una malattia che ha affrontato con una forza d’animo e una dignità ammirevoli. Tanto che ha continuato a fare progetti. Nato a Piadena, avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 20 agosto. La sua è stata una vita vissuta intensamente e con grande energia, a dispetto delle avversità fisiche che ha dovuto più volte affrontare sin da piccolo.
Forse proprio questa situazione lo ha forgiato nell’animo, infondendogli una energia considerevole. Prima della pensione aveva gestito, con la figlia Laura che ne segue le orme, l’agenzia di pratiche automobilistiche di Casalmaggiore, nell’ambito della società avviata con il cugino Giorgio, che guida insieme alla moglie Laura l’attività di Piadena. Cesini ha lavorato anche a Piadena, nell’agenzia di via Libertà, con la moglie Ida, prima di rilevare la libreria posta in via Monteverdi a Cremona, che ha gestito per cinque anni. “Quando ha chiuso - ricorda Ida - ha ricevuto diverse lettere da clienti dispiaciuti perché lui li sapeva consigliare. Mauro si documentava sempre su tutto, approfondiva i contenuti dei libri che vendeva, diceva che doveva essere preparato”. La sua era una passione totalizzante per la cultura, tanto da sostenere, ad esempio, il Teatro Ponchielli di Cremona.
Così come era appassionato di sport e di calcio - era juventino - in particolare: “Era stato - rammenta il fratello Luciano - presidente del Gruppo sportivo Danilo Martelli, che aveva voluto far uscire dall’orbita del ‘Cafetin’ ampliandone le prospettive”. Mauro amava nuotare, frequentando la piscina di Viadana e di Asola: “Ai primi di marzo aveva in programma di riprendere ad Asola, ma poi ha dovuto soprassedere a causa della malattia”. Anche la musica ha sempre avuto un ruolo importantissimo per Cesini: “Era passato dall’ascoltare i Rolling Stones, che io e lui andammo a Milano a vedere in concerto negli anni Sessanta, alla musica classica”, osserva Luciano, andando anche con la memoria dei tempi della Sala Astor: “Io e lui gestimmo per un anno la discoteca tra il ’78 e il ’79. Erano gli anni in cui vennero ad esempio Loredana Bertè e i Rockets a Piadena”. Un locale, l’Astor, che ha ospitato artisti come Massimo Ranieri, Johnny Dorelli, i New Trolls, Adriano Celentano, Little Tony, i Nomadi e tanti altri.
A novembre dello scorso anno i primi sintomi della malattia, a dicembre la diagnosi. Da oggi pomeriggio alle 15 le visite sono alla casa del commiato Ghidotti-Murelli di Canneto sull'Oglio. Domani alle 16 l’ultimo saluto, con rito civile, al cimitero di Vho. Profondo il cordoglio in tutta la comunità. La famiglia ha chiesto di devolvere eventuali offerte al gruppo Sostenitori Centro Tumori di Piadena Drizzona.
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