L'ANALISI
PIADENA DRIZZONA
19 Aprile 2022 - 09:28
L'esterno dell'ex Cinema Italia di Piadena
PIADENA DRIZZONA - Non piace al gruppo di minoranza “Piadena Drizzona - Una comunità che cresce” la decisione assunta dalla giunta comunale l’11 aprile scorso (unico assente alla seduta l’assessore Luciano Di Cesare) di far stimare alcuni immobili di proprietà comunale, in vista di una possibile vendita. “No all’esternalizzazione selvaggia”, dice la minoranza, spiegando che la giunta guidata dal sindaco Matteo Priori, come abbiamo riferito nei giorni scorsi, ritiene che “tra gli immobili di proprietà del Comune ne esistano alcuni che, col passare del tempo, non rivestono più alcuna o significativa utilità (pur comportando spesso rilevanti spese di manutenzione) e potrebbero esse maggiormente valorizzati concedendoli a privati”. Le proprietà in questione sono un terreno in località Piadena, un terreno in località Drizzona, le ex scuole di Castelfranco d’Oglio, le ex scuole di Drizzona, l’ex Cinema Italia e la caserma dei carabinieri (per una valutazione sulla congruità del canone di locazione).
“Questa amministrazione - osserva la minoranza - ha intenzione di far valutare le proprietà sopracitate per poi venderle a privati così da sbarazzarsi di questi ormai "inutili pesi”. Quindi dopo aver privatizzato i servizi come mensa, asilo nido, trasporto scolastico, cimiteri, ora intendono vendere a privati anche gli immobili ma quindi esattamente cosa ci stanno a fare degli amministratori se poi non rimane più niente da amministrare? A questo punto perché non dare in mano a privati anche il Municipio. Noi crediamo che questa politica dell’esternalizzazione selvaggia sia estremamente sbagliata (fino ad ora la privatizzazione dei servizi ha prodotto magri risultati) ed è solamente figlia di una completa assenza di progettazione e visione a lungo periodo e non avendo la minima idea di cosa fare, la maggioranza guidata dal sindaco Priori, decide di sbarazzarsi delle varie realtà pubbliche vendendo tutto ai privati”.
Continua il gruppo di minoranza formato da Ivana Cavazzini, Nicola Ricci, Andrea Cantoni e Andrea Volpi: “E i componenti della maggioranza, oltre agli assessori della giunta che già si sono espressi, sono d’accordo con questa possibile “svendita” del patrimonio pubblico? Che invece dovrebbe e potrebbe tramutarsi in possibilità per accogliere spazi dedicati alla socialità, ad attività culturali e ricreative. E poi, è la strada corretta da seguire da parte di una amministrazione pubblica? Noi pensiamo di no”.
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