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BASSA PIACENTINA

Monticelli, i giocattoli d’artista conquistano la Rocca Pallavicino

Le creazioni del pensionato hobbista Fausto Mottini da domenica esposte con le creazioni di altri «colleghi»

Elisa Calamari

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19 Aprile 2022 - 05:10

Monticelli

Fausto Mottini, giocattolaio per passione, con una delle ultime creazioni

MONTICELLI D'ONGINA - Da quando è in pensione, ossia da circa sette anni, ha creato decine e decine di giocattoli in legno — almeno uno al mese — ma non li ha mai esposti. E adesso Fausto Mottini si prepara per la sua prima mostra, che sarà nel luogo simbolo del borgo: la Rocca Pallavicino Casali. Da domenica (inaugurazione alle 10.30) e fino al 2 giugno, il castello della Bassa piacentina ospiterà infatti un evento interamente dedicato all’infanzia, dal titolo Bambini e giochi d’ingegno.

«Il mio è un hobby — spiega il 70enne monticellese — fatta eccezione per qualche partecipazione alla rievocazione di San Martino, non ho mai esposto nulla. Stavolta però mi hanno chiesto di prendere parte ad una mostra e mi hanno convinto. Porterà tutti i giochi, compresi gli ultimi appena creati. C’è quella che ho chiamato Pollastra dalle uova d’oro, che insegna anche al suo piccolino a volare. E c’è anche una specie di alcoltest, con gli ingranaggi che girano a maggiore velocità quando nel bicchierino c’è una bevanda più alcolica. E poi un pupazzetto di legno che canta a Sanremo». La produzione di Mottini è stata intensificata durante il difficile periodo della pandemia, durante il quale ha ideato e costruito anche un gioco a tema virus: un nonno che, girando la manovella, prende a bastonate il Covid.


Ma il giocattolaio monticellese non sarà l’unico protagonista in Rocca. Una seconda sezione della mostra prevede infatti più di ottanta opere fra dipinti, grafiche e fotografie incentrate proprio sull’infanzia. «L’iconografia legata ai bambini — spiega il curatore dell’evento, Simone Fappanni — seppure sempre presente nella storia ha avuto un’evoluzione molto particolare legata a usi e costumi propri di un determinato periodo storico. Nella mostra ripercorreremo questo aspetto. Ad esempio nella pittura fiamminga i bambini vengono spesso rappresentati come piccoli adulti, mentre in altri casi in piccoli gruppi o isolati. Molto frequenti sono i ritratti di fanciulli, specie se rampolli di teste coronate, mentre costituisce un genere a sé quello della rappresentazione di Gesù Bambino».

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