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CASALMAGGIORE

Day hospital oncologico, dal sogno al cantiere aperto

Ruspe in azione all’Oglio Po per realizzare l’ambizioso progetto di cura globale del paziente. Pronto a giugno

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

30 Marzo 2022 - 05:05

Day hospital oncologico, dal sogno al cantiere aperto

CASALMAGGIORE - «Realizzare un luogo in cui la malattia faccia meno paura». Questo l’obiettivo del nuovo Day Hospital oncologico, grazie al progetto «Il cielo in una stanza», come ha ricordato ieri Luigi Borghesi, presidente del Rotary Oglio Po, in occasione del via ai lavori. Il club di servizio nel 2018 ha avviato una importante raccolta fondi con il supporto di Prometeo e degli Amici dell’Ospedale Oglio Po. Il direttore sanitario dell’Asst di Cremona Rosario Canino nell’ufficio della direzione medica ha ricordato i primi momenti in cui i progettisti Daniel Damia e Paola Tagliavini e il past president rotariano Daniela Borella «presentarono uno schizzo per rifare l’accettazione degli infermieri. Da lì cominciai io a chiedere di più, li convinsi, e oggi siamo arrivati all’inizio dei lavori. È una tappa importante, e ringrazio Daniel e Paola, il Rotary Oglio Po, Prometeo, gli Amici dell’Oglio Po, gli artefici di questo progetto innovativo, che vedrà la cura dei pazienti in maniera un po’ diversa. Sono stati bravissimi, si sono ispirati alla mentalità del Nord Europa e penso che a giugno ci ritroveremo per entrare nella nuova struttura».


Damia ha aggiunto che «è un sogno che si è concretizzato, partito da un piccolo servizio che dovevamo fare di ripensamento degli schedari. È partito questo progetto nato grazie al Rotary, un catalizzatore di energie, come il professor Riccardo Groppali che ha fatto un progetto incredibile per la parte verde, l’ingegner Fabio Poli, che ci ha affiancato e ora si occupa della direzione lavori, l’impresa Amadini, Giuseppe Torchio, Luigi Borghesi che ha trovato i primi finanziamenti, il past president Vanni Raineri, il futuro presidente Francesco Ferron, Claudio Toscani con gli Amici dell’Oglio Po, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, il segretario della Camera di Commercio Maria Grazia Cappelli. Vorremmo che da qui l’ospedale ripartisse con nuovo slancio».


Bongiovanni ha detto di aver creduto «sin da subito a questo progetto: il nostro ruolo è stato dare una mano e aprire tutte le porte possibili. Qui verranno a curarsi persone con malattie serie e trovare un ambiente gradevole penso sia importante anche per la speranza di stare meglio». Borghesi ha espresso tutta la soddisfazione del Rotary: «Siamo arrivati all’ultimo miglio. È un percorso che ci ha impegnato per quattro anni, con quattro presidenti che hanno lavorato in équipe. Il ringraziamento va ai tantissimi che hanno donato. Ricordo solo l’intervento di Ennio Doris di Banca Mediulanum, mancato lo scorso anno. Ma il grazie va alle associazioni, a Cassa Rurale e Artigiana di Rivarolo Mantovano che ci è sempre stata vicino, ad Api industria e a tanti industriali». Toscani: «Abbiamo sostenuto il progetto per l’amicizia che abbiamo verso l’ospedale e abbiamo trovato un terreno fecondissimo, raccogliendo una somma cospicua in un tempo accettabile, con una pandemia di mezzo».

 

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