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LA GUERRA DI PUTIN

Benedetta e Victoria, bambine divise dalla lingua ma unite dai sorrisi

A Malagnino la toccante accoglienza di una famiglia ucraina. E l'incontro delle due bimbe che «non hanno bisogno di parole e capirsi per giocare insieme»

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

15 Marzo 2022 - 05:00

bimba

CREMONA - «Oggi al parchetto abbiamo giocato con Victoria, ucraina, 5 anni, arrivata a Malagnino questa notte insieme alla sua mamma e a suo fratello. Il papà è rimasto in Ucraina. Lei un fiume di parole, non ne abbiamo capita una. Un sacco di sorrisi, quelli li abbiamo capiti tutti. ‘Mamma quando andiamo a casa voglio imparare l’Ucraino’. La pace, fatevela spiegare dai bambini». Questa storia nasce così, da questo post su Facebook pubblicato da Sara Mondini di Malagnino, mamma di Benedetta, 10 anni, e di Alessandro di 5. Domenica sono stati a giocare al parchetto del paese ed è lì che hanno conosciuto la piccola Victoria, sua mamma e suo fratello. Arrivati da poche ore in paese dall’Ucraina. «Vedere giocare quella piccolina con i miei figli, così serena, mi ha ridato un po’ di speranza. Che tutto questo possa finire. Victoria ha 5 anni. Ci faceva tutti i suoi discorsoni che noi non potevamo capire. Sono andata a casa a prendere un cioccolatino e abbiamo fatto amicizia così. I bambini non hanno bisogno di parole per capirsi e giocare insieme».

Sara è anche vice presidente di Amala…Gnino, un’ associazione di promozione sociale che ha sostenuto la Protezione Civile per la raccolta di fondi e materiale destinato ad un corridoio umanitario. «Un nostro concittadino è ucraino, vive qui da tanti anni e ha organizzato mezzi con generi di prima necessità da trasportare al confine Ucraino. Vestiti pesanti, medicine, cibo in scatola. L’ultima volta sono andati anche con un camper. Hanno scaricato i generi di prima necessità e sono tornati con due famiglie che hanno trovato al centro accoglienza e non sapevano dove andare. Due mamme con figli. Tra cui la piccola Victoria. Ora staranno a Malagnino per un po’. La mamma di Victoria mi chiedeva delle scuole del paese, per sapere come organizzarsi con i suoi figli. Oltre a Victoria, di 5 anni, ha anche un figlio grande di 17. Sono ospiti di una famiglia della Protezione civile e faremo di tutto per integrarli e restituire loro un po’ di normalità dopo tutto quello che hanno passato. Speriamo che qui trovino un po’ di pace e che si possano anche ricongiungere presto con il marito e padre rimasto a difendere il loro paese. Anche per i miei figli è un’esperienza forte. È la prima volta che si scontrano con una realtà così tragica».

«Mia figlia Benedetta, dopo aver conosciuto Victoria mi ha fatto tante domande. Sul perché di questa guerra, che senso avesse... Non capiva perché il papà non fosse con loro. Ho provato a spiegarle un po’ la situazione, ma non ha dormito quella notte. Lei che di solito dorme come un sasso. È rimasta molto toccata e stiamo cercando di farle comprendere che tutte queste persone verranno messe in salvo. Noi a Malagnino siamo una piccolissima comunità, ma non sappiamo già più come gestire le donazioni. C’è stata una dimostrazione di solidarietà pazzesca. Questo voglio che impari Benedetta. Il valore della pace e dell’accoglienza. Con la speranza che la piccola Victoria, abbia un futuro degno del suo nome».

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