L'ANALISI
LA GUERRA DI PUTIN
14 Marzo 2022 - 05:30
CREMONA - Lo spettro di una possibile guerra nucleare, che l’invasione russa in Ucraina sta portando con sé, ha scatenato un’irrazionale corsa in farmacia alla ricerca di pillole allo iodio. E così, se con il Covid l’assalto ai presidi avveniva per mascherine e tamponi antigienici, ora sta accadendo con le pastiglie a base di ioduro di potassio, farmaco contro l’ipertiroidismo usato anche come protezione in caso di radiazioni. A Cremona, a Crema e in provincia, così come in tutt’Italia, la paura ha iniziato a farsi strada la settimana scorsa con l’attacco nelle zone delle centrali nucleari di Chernobyl e di Zaporizhzhia.

«Tante persone chiedono, si informano e vogliono acquistare integratori a base di iodio – conferma Rosanna Galli, presidente di Federfarma Cremona – . Ma al momento sono introvabili: le aziende non riescono ad evadere una domanda che in poco tempo è lievitata. Durante periodi normali non ne teniamo molti perché le richieste sono risicate. Ora, invece, i clienti quasi quotidianamente ne fanno richiesta. L’idea è quella di fare rifornimento, per tenersi una scorta in casa in caso di necessità. Speriamo non ce ne sia bisogno».


Con gli esperti che si sono già espressi: il fai-da-te è assolutamente sconsigliato. «Non si dovrebbe assumere iodio senza reale necessità perché potrebbe avere effetti controproducenti e produrre scompensi alla tiroide – spiega anche la dottoressa Galli – . Mi preoccupa il fatto che nessuno, o pochissimi, chiedano la posologia, ovvero le modalità di assunzione. Ma anche con gli integratori è sempre bene rivolgersi al proprio medico per avere un parere professionale».

Intanto, di fronte alla corsa all’accaparramento, è intervenuto nei giorni scorsi anche Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, spiegando che «non c’è alcun motivo per assumere pastiglie di iodio per contrastare l’inalazione di iodio radioattivo presente nell’aria poiché non ci sono centrali nucleari, né allarmi di fughe radioattive provenienti dall’Ucraina».
Tobia ha poi specificato la differenza tra farmaco allo iodio integratori: «In Italia non esiste alcuna indicazione terapeutica per l’uso dello ioduro di potassio, tanto che le pasticche di iodio sono preparazioni galeniche che i farmacisti fanno su richiesta. Esistono degli integratori che contengono anche iodio e che sono venduti anche in parafarmacie e erboristerie dove però non sempre viene spiegato come comportarsi correttamente». I farmacisti mettono in guardia anche sugli acquisti on line: nella rete qualunque possibilità di avere un’informazione corretta per la salute è labile.
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