L'ANALISI
13 Marzo 2022 - 05:25
I cartelli comparsi in alcuni supermercati
CREMONA/CREMA - L’olio di semi e le farine, soprattutto quelle di frumento tenero: nei supermercati cittadini, ma anche in quelli di Cremona e del resto del territorio provinciale, sono comparsi i primi cartelli che limitano gli acquisti di questi prodotti. Massimo acquistabile due litri o quattro confezioni per ogni spesa. Al personale delle casse il compito di controllare. Si tratta di accorgimenti che ricordano quelli presi durante il primo lockdown per la pandemia, esattamente due anni fa.
Il motivo di queste scelte commerciali è evidente: evitare fenomeni di accaparramento, come avvenne nel marzo 2020, quando dagli scaffali sparirono diversi prodotti a lunga conservazione.
L’Ucraina è uno dei principali produttori europei, e di conseguenza esportatori, di olio di semi – l’ex repubblica sovietica è famosa per gli sterminati campi di girasoli –: importante anche la coltivazione del frumento.
L’Italia importa grandi quantità di questi prodotti per le proprie industrie di trasformazione. Con la guerra in corso, il Paese invaso dall’Armata rossa e le campagne che non possono essere coltivate, c’è in vista un drastico calo della disponibilità.
Diversi imprenditori del settore della pasta, avevano lanciato l’allarme già nei primi giorni dall’inizio dell’invasione russa.
L’iniziativa dei cartelli nei supermercati non è però legata ad un’attuale penuria di questi prodotti, serve per evitare comportamenti dettati da timori al momento ingiustificati.
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