L'ANALISI
05 Marzo 2022 - 18:28
CREMA - Lo chiedono da tempo gli imprenditori cremaschi e da anni ci sta lavorando il Comune, in sinergia con l’Associazione cremasca studi universitari. Adesso è arrivato il riconoscimento ufficiale da parte del Tavolo provinciale della competitività: l’ex polo universitario di via Bramante diventerà sede dell’alta formazione e di quella specialistica di tutta la provincia. «Il tavolo – spiega il sindaco Stefania Bonaldi – ha investito dell’ambizioso e importante ruolo la struttura di via Bramante, con il prossimo insediamento dell’Its ‘Nuove tecnologie per il made in Italy’». I corsi Its (istituti tecnici di istruzione superiore) che già si tengono nelle aule dell’ex università, che da tempo ha perso la facoltà di informatica, sono quelli della Cosmesi. Due anni di specializzazione post diploma, con circa 1.200 ore di teoria e altre 800 in azienda, che hanno già sfornato 24 nuovi tecnici, moltissimi dei quali avevano un posto di lavoro ancora prima di concludere il programma di studi. A fine dicembre scorso, quando gli studenti hanno terminato il loro impegno biennale, il 70% di loro era già inserito a livello occupazionale nella filiera cosmetica. Al momento sono attive le altre due annualità, con oltre 50 iscritti.
A settembre dovrebbe prendere il via anche l’Its di meccatronica, altro settore strategico per l’economia cremasca. Un’iniziativa che punta a formare tecnici per le industrie meccaniche di precisione che, come quelle cosmetiche, rappresentano un punto di forza e di sviluppo del territorio. «C’è spazio per molte altre iniziative di questo tipo» ha avuto modo di ricordare più volte lo stesso sindaco Bonaldi. L’ex università, ospita inoltre il master di infermiere di famiglia e comunità, rivolto a 30 diplomati del corso di Infermieristica. È organizzato da Asst e università di Milano e si aggiunge al corso universitario di Scienze infermieristiche, trasferito lo scorso ottobre dalla sede storica di via Pombioli in quella di via Bramante. Il tutto in vista degli importanti lavori di riqualificazione dell’edificio A e del recupero del B, per i quali, ottenuti i finanziamenti, deve ora essere approntata la progettazione. L’ultimo contributo in ordine di tempo ricevuto dall’ente di piazza Duomo è pari a 500 mila euro: era stato richiesto nell’ambito del bando di Regione dedicato agli interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana. Si tratta di un progetto di riqualificazione della struttura che prevede ulteriori interventi, oltre a quelli presentati e già finanziati nel bando Cariplo.
Una sistemazione funzionale dell’ex sito universitario, con interventi di adeguamento strutturale e impiantistico. Grazie al mezzo milione si finanzieranno lavori su scale e ascensori per l’eliminazione barriere architettoniche, che si integrano con la prevenzione dei rischi naturali, tra cui quelli idrogeologico e sismico, la riqualificazione energetica e acustica. Interventi concentrati sempre nell’edificio A, lo stesso sul quale sono convogliati anche i finanziamenti del bando emblematici Cariplo. Due settimane fa, inoltre, la stessa sede di via Bramante era rientrata nei tre progetti di rigenerazione urbana presentati dal Comune, stavolta finanziati dal bando nazionale del 2021: investimenti per 4,9 milioni di euro concentrati sull’area nord-est. La realizzazione del sottopasso ciclo pedonale del viale di Santa Maria, per un importo di due milioni euro. Il recupero dell’ala B dell’ex ateneo per un importo di 1.873.444 euro. La riqualificazione del parco della Pierina, per 991.500 euro. Il maxi progetto che li raggruppa si intitola «Rigenerando Crema 3C, connessione, conoscenza e comunità».
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