L'ANALISI
24 Febbraio 2022 - 15:56
CREMONA - Uno sguardo di troppo, vecchi dissapori e nel piazzale dei pullman va in scena una scazzottata tra ragazzi scatenata da una baby gang di giovani italo-marocchini contro coetanei indiani. Accadeva il 19 novembre scorso. La squadra mobile ora ha chiuso il cerchio. E denunciato quattro giovani, di cui uno minorenne, per lesioni aggravate in concorso. La violenza per «futili motivi» era esplosa nel tardo pomeriggio di quel venerdì. Quando i poliziotti della Volante e della squadra mobile sono arrivati, il piazzale sembrava un campo di battaglia con i suoi feriti: chi perdeva sangue, chi era contuso, chi ne era uscito con escoriazioni. I violenti, una decina in tutto, erano già scappati in diverse direzioni. Le vittime sono state curate al Pronto soccorso dell’ospedale a Maggiore. Durante la rissa, la banda si è scagliata contro l’auto di un indiano , quasi distruggendola. Per questo, e’ stata denunciata anche per danneggiamento aggravato, in concorso, della vettura.
I poliziotti del dirigente Marco Masia hanno ascoltato una decina di persone, hanno analizzato i filmati registrati dalle telecamere di video sorveglianza installate nella zona. Giorno dopo giorno, tassello dopo tassello, hanno completato il puzzle, identificando parte della banda che aveva dato il là alla lite furibonda. Non solo. Una mano a chi ha indagato l’ha data “l'imponente lavoro di mappatura dei fenomeni aggregativi dei giovani”, spiegano in questura. Luoghi tenuti costantemente d’occhio con continui passaggi delle “pantere” delle Volanti, della Squadra Mobile e dai controlli del Reparto prevenzione crimine di Milano, disposti dal questore Michele Sinigaglia nelle ultime settimane su tutto il territorio, con particolare attenzione alla zona della stazione ferroviaria e del vicino piazzale dei pullman, teatri di offensive tra giovani anche nel recente passato.
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