L'ANALISI
21 Febbraio 2022 - 12:16
CREMA - Una intera famiglia - composta da padre, madre e figlio - è finita in manette con l'accusa di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tutto è iniziato nei giorni scorsi quando, nella continua incessante attività da parte del Commissariato di P.S. di Crema di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti destinate soprattutto ai giovani e ai clienti di locali della zona, gli agenti hanno controllato un gruppo di giovani in un parcheggio di via 4 Novembre, luogo notoriamente frequentato da persone dedite allo spaccio ed al consumo di stupefacenti. Uno di loro, un italiano di 20 anni, residente nel Cremasco, si allontanava a piedi costringendo i poliziotti ad inseguirlo; dopo un centinaio di metri veniva bloccato e trovato in possesso di un bilancino di precisione, una bustina con residui di marijuana e banconote di vario taglio. Ritenendo che il denaro fosse il provento dello spaccio di stupefacenti e che il bilancino servisse per la preparazione delle dosi, veniva effettuata una perquisizione nell’abitazione del giovane nella quale convive con i genitori.
Durante la perquisizione veniva individuato all’interno del box, una sorta di ripostiglio occultato con dei pannelli in cartongesso ove era stata ricavata una stretta apertura nascosta da una lastra di metallo. Nel vano vi era una vera e propria serra perfettamente allestita e funzionante con pannelli in polistirolo per l’isolamento termico, ventilatori per l’aerazione e lampade a raggi UV per il riscaldamento, composta da 25 piantine di marijuana dell’altezza di circa 1.5 metri con numerose infiorescenze. Emergendo elementi tali da far ritenere che i genitori avessero allestito la coltivazione per produrre lo stupefacente che poi il figlio smerciava ai coetanei, i tre venivano tratti in arresto ai sensi dell’art. 73 del DPR 309/90 (coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente). La donna veniva condotta presso la Casa Circondariale di Brescia mentre il padre e figlio associati presso quella di Cremona. Il GIP del Tribunale di Cremona ha poi convalidato gli arresti.
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