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CARO ENERGIA: E' EMERGENZA

Bollette salasso nelle società canottieri. Importi triplicati

Segalini dà voce alla protesta: «Gas aumentato di cinque volte. Non c’è modo di tagliare i consumi, dobbiamo cercare di far calmierare le utenze»

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

09 Febbraio 2022 - 05:15

Bollette salasso nelle società canottieri. Importi triplicati

Rilly Segalini, presidente di Assocanottieri

CREMONA - Era ampiamente annunciata e ora si sta abbattendo inesorabile sulle varie categorie di consumatori. Parliamo di una vera e propria stangata riguardo i prezzi di luce e gas per il primo trimestre di quest’anno. L’autorità di regolazione del settore, ha infatti comunicato gli aggiornamenti delle tariffe in vigore nel primo trimestre 2022 (1° gennaio – 31 marzo) in cui si registrano gli aumenti record del +55% per l’elettricità e del +41,8% per il gas. Un vero e proprio salasso per i consumatori, soprattutto per quanto riguarda il gas, considerando che il primo trimestre dell’anno è quello più freddo ed in cui si concentra la più larga parte dei consumi soprattutto per il riscaldamento. E se ogni singolo cittadino ha già riscontrato in bolletta i notevoli aumenti, la situazione è ancora più macroscopica nelle società Canottieri per esempio, dove l’aumento delle bollette è stato così oneroso, da costringere addirittura a revisioni di bilancio. A tracciare il quadro della situazione, è il presidente di Assocanottieri Rilly Segalini.

«È stato un bel colpo per tutti noi. Abbiamo constatato che nell’ultimo trimestre gas luce e acqua hanno prodotto un costo triplo rispetto all’ultimo trimestre del 2019 e 2020 e che per quanto riguarda il gas, il costo è addirittura quintuplicato.
Il problema è che non abbiamo colpe. Nel senso che non è da addebitare ad un nostro comportamento poco virtuoso dal punto di vista energetico, ma a erogazioni che sono fisse. Non possiamo pensare di non scaldare spogliatoi e aree comuni, di restare al buio o di togliere l’acqua calda a chi fa la doccia. Non c’è modo di tagliare i consumi, dobbiamo pensare piuttosto a cercare un modo di far calmierare i prezzi». Le motivazioni degli aumenti sono principalmente da ricercare nella forte crescita delle quotazioni della principale materia prima energetica che, come Italia, utilizziamo per la nostra produzione elettrica interna: il gas, e l’aumento del prezzo delle quote di emissione della CO2.


Per calmierare questi aumenti il Governo è intervenuto stanziando 3,8 miliardi di euro. Gli interventi riguardano tutti i clienti domestici e parte delle Pmi e, inoltre, sono stati stanziati ulteriori fondi per i consumatori in disagio economico che già percepiscono il Bonus sociale. Ma le società rivierasche come si comporteranno? «Sembra che da aprile la situazione possa migliorare visto che i mercati dovrebbero assestarsi» continua Segalini, «ma tutte le canottieri, e non solo, perché mi hanno detto di essere nella stessa situazione anche le altre società non rivierasche, dovranno affrontare revisioni di bilancio. Anche perché aprile significa un altro trimestre da impatto tremendo per le nostre casse. Adesso radunerò tutti i presidenti anche quelli non canottieri, ma che mi hanno chiesto un incontro comune, per fare della valutazioni condivise. Stiamo pensando infatti che magari rivolgendoci tutti ad uno stesso gestore forse potremmo riuscire a risparmiare qualcosa, ma non è affatto detto. L’idea è comprare più erogazioni, facendolo uniti, per ottenere degli sconti importanti, ma al momento è solo un’idea priva di un riscontro reale sulla percorribilità della cosa. Certamente ci aspettavamo questi aumenti, perché erano annunciati, ma l’impatto è stato davvero forte. È un periodo così, c’è poco da fare. Le conseguenze di questa pandemia sono ancora incalcolabili a tutti i livelli».

Il Governo intanto per il momento ha annunciato questo tipo di intervento nel dettaglio. L’azzeramento degli oneri generali di sistema sulla bolletta elettrica del prossimo trimestre e la forte riduzione su quella del gas. A questo va ad aggiungersi, la riduzione dell’aliquota iva al 5% su tutto il consumo gas. Ricordiamo che l’iva sul gas è applicata al 10% fino ad un consumo di 480 metri cubi annui per salire al 22% sul resto dei consumi.Il dato resta clamoroso anche nel ‘piccolo’ però. A fine anno infatti, gli italiani si troveranno a pagare una bolletta complessiva che potrebbe sfiorare i 3.000 euro, l’80% in più rispetto al 2021, con un aggravio di oltre 1.300 euro a famiglia. 

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