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Un parcheggio nell’ex raffineria Tamoil: esplode la polemica

Interrogazione del M5S e Bissolati preoccupata. Il Comune: "Non compromette la bonifica"

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

01 Febbraio 2022 - 05:00

Un parcheggio nell’ex raffineria Tamoil: esplode la polemica

CREMONA - Via libera dal Comune ad un parcheggio all’interno dell’ex raffineria Tamoil, condannata nel 2018 per disastro ambientale. La comunicazione di inizio lavori è stata comunicata a metà giugno agli uffici per «opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni». E dal Comune non sono venute osservazioni particolari: «C’è — spiega il vice sindaco Andrea Virgilio — la previsione di un parcheggio già contenuta nell’autorizzazione ministeriale alla dismissione degli impianti del 2012 e alla trasformazione in deposito. Quella struttura richiederà approfondimenti in interlocuzione con il Comune e un progetto, che non abbiamo mai ricevuto. Ma quello che abbiamo autorizzato, di cui parla la comunicazione di inizio lavori, è un altro, più piccolo di 50 o 60 metri quadrati. Un intervento minimo».

RABBIA E PREOCCUPAZIONE


Dopo l’Osservatorio nel corso del quale il manager Enrico Garavaglia ha tratteggiato le intenzioni della società petrolifera sul futuro del sito, la notizia del nuovo parcheggio ha suscitato la reazione dei Cinque Stelle, che hanno depositato una interrogazione in Consiglio comunale. E la preoccupazione del presidente della confinante società Bissolati, Maurilio Segalini: «Ma come? Noi abbiamo accertato con una perizia del Tribunale che la barriera idraulica non funziona, troviamo settanta centimetri di surnatante e loro pensano ad espandere l’attività?». Il timore è che l’asfalto del parcheggio costituisca una pietra tombale alle indagini sullo stato di contaminazione delle aree interne dello stabilimento e comprometta eventuali successivi interventi di bonifica.

"SOCIETÀ OBBLIGATA ALLA MESSA IN SICUREZZA"


Parlando di fotovoltaico, produzione di biocomponenti e, in terza battuta, conversione di materiali plastici in combustibili avanzati, Garavaglia aveva spiegato che l’area è considerata «strategica» dal gruppo Tamoil che non ha intenzione di mutarne la vocazione a sito industriale. E aveva spiegato di aver già iniziato alcuni passaggi di tipo autorizzativo con gli uffici comunali. «La Tamoil — spiega l’assessore all'Ambiente Simona Pasquali — non è obbligata a fare la bonifica delle aree interne. È invece tenuta alla messa in sicurezza operativa, cosa che sta facendo con la barriera idraulica. La norma che parla proprio della situazione Tamoil dice anche che i progetti di riutilizzo del sito non devono però compromettere una futura bonifica. E quando avremo i piani in mano e cominceremo l’interlocuzione sarà compito del Comune mettere dei paletti su questo aspetto con tutta la determinazione che ci permette la legge». 

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