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Sviluppo e sostenibilità, Lumson inarrestabile

Il colosso della cosmetica percorre la strada del riuso e riciclo: "A tutto vantaggio dell'ambiente"

La Provincia Redazione

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20 Gennaio 2022 - 09:04

Sviluppo e sostenibilità, Lumson inarrestabile

L'imprenditore Matteo Moretti e il sito produttivo Lumson a Capergnanica

CAPERGNANICA - Nuove sfide e conferme per la Lumson in questo anno appena cominciato: il colosso cosmetico con 500 dipendenti guidato dal patron Matteo Moretti, punta a confermare le certificazioni ambientali ottenute nel recente passato e a raggiungere ulteriori risultati in tema di sostenibilità: «Considerata – spiegano in azienda – come un percorso che si costruisce passo dopo passo e che prende in considerazione le iniziative, le ricadute sulla comunità, sull’ambiente e sulle generazioni future». Riutilizzo, riuso e riciclo sono le parole d’ordine del 2022. Si tratta dei principi cardine dell’economia circolare. E per misurare i risultati in questo campo l’azienda cosmetica si affida di affidarsi alle linee guida di RecyClass Dfr (Design for recyclability) e di entrare in questa realtà come socio di platino.

IL GRADO DI RICICLABILITA'

RecyClass è una realtà internazionale che ha sviluppato un sistema di valutazione degli imballaggi in plastica che attribuisce ad ogni packaging una classe, che va dalla A alla F, a seconda del grado di riciclabilità. «Un altro nodo cruciale su cui stiamo lavorando – chiariscono in azienda – è l’analisi del ciclo di vita, un parametro oggettivo per quantificare i potenziali impatti di un prodotto, dalle risorse consumate alle emissioni prodotte, sull’ambiente e sulla società. Sposando i concetti di eco-design e di sviluppo sostenibile, nel settembre scorso Lumson ha aderito a Spice (Sustainable packaging initiative for cosmetics), progetto nato dalla collaborazione tra L’Oréal e Quantis, che si pone come obiettivo di plasmare collettivamente il futuro del packaging nella direzione della sostenibilità. L’anno scorso, inoltre, l’azienda ha ottenuto la medaglia d’argento Ecovadis, piattaforma che valuta la responsabilità sociale d’impresa e gli acquisti sostenibili. Un risultato confermato anno dopo anno, dal 2018. Per il 2022 l’obiettivo è arrivare alla medaglia d’oro.

ELIMINARE IL SUPERFLUO

«Vogliamo eliminare il superfluo – concludono dall’azienda – cioè quegli elementi del confezionamento non strettamente necessari, come chiusure e tappi, ma anche agire per rendere gli imballaggi più leggeri e funzionali. Fondamentale lo studio del design affinché il packaging possa essere riutilizzato più volte. Il vantaggio delle soluzioni ricaricabili è evidente: riempire dei flaconi esistenti significa evitare di produrne, trasportarne e buttarne via di nuovi. A tutto vantaggio dell’ambiente».

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