L'ANALISI
11 Gennaio 2022 - 20:56
Un daino (foto di repertorio) e gruppo di esemplari nelle campagne di Azzanello
AZZANELLO - «La presenza di daini nel nostro territorio è ormai fuori controllo. Sono dannosi per le colture e generano pericoli lungo le strade. Chiedo alle autorità competenti di affrontare senza indugio la situazione e alleggerire il numero degli esemplari, pianificando trasferimenti in altre zone». L’appello viene dal mondo dell’agricoltura e a lanciarlo è Graziano Locatelli, imprenditore di Azzanello, profondo conoscitore delle campagne e delle zone boschive che caratterizzano il Parco Oglio Nord. «Nell’ultimo anno la popolazione è triplicata. Per tanto tempo siamo stati abituati a vedere una colonia di circa trenta capi, mentre adesso i daini che occupano stabilmente la nostra zona saranno almeno un centinaio, e mi riferisco solo al territorio di Azzanello. Finché le presenze erano contenute, la convivenza non ha mai rappresentato un problema. Anzi, è sempre stata piacevole. Ma il fenomeno si sta ingigantendo e non vorrei si ripetessero anche con questi animali gli errori commessi in passato con i cinghiali e i siluri».
Locatelli, in sostanza, chiede d’intervenire prima che la situazione sfugga al controllo. E lo fa chiamando in causa la Provincia e il Parco Oglio. «Dobbiamo considerare che non si tratta di una specie autoctona. Qui in Pianura si sono stabiliti sono negli anni Ottanta e, ripeto, in gruppi numericamente più esigui. Nelle aree di rispetto, nelle lanche e nelle zone vietate alla caccia, si sono ripopolati in modo esponenziale; danneggiano i seminativi calpestando le piantine di mais e nutrendosi del frumento che viene coltivato. Insomma, creano problemi oggettivi. Anche perché le recinzioni, lo dico per esperienza diretta, non bastano più: vengono puntualmente saltate. Invito pertanto gli enti preposti ad adoperarsi affinché un numero consistente di esemplari possa essere trasferito altrove, in luoghi più idonei».
Oltre alle preoccupazioni sollevate dal mondo agricolo ne esistono altre legate alla sicurezza stradale. Nello scorso fine settimana, infatti, un daino ha attraversato la Soncinese in territorio di Genivolta, restando ucciso nell’impatto con la vettura che l’ha investito. Nello stesso frangente anche l’automobilista, fortunatamente uscito incolume dall’abitacolo, ha rischiato grosso e la vettura che guidava ha riportato seri danni. Tramite un’azione da avviare nei confronti della Regione, responsabile della presenza di fauna selvatica sul territorio, è possibile essere risarciti, ma l’obiettivo prioritario da perseguire è la prevenzione dei sinistri, non la loro corretta liquidazione. E la prevenzione non si attua solo con le buone intenzioni ma principalmente con risorse economiche. Peraltro, considerato il punto in cui l’animale (forse disorientato dalla nebbia) ha attraversato la Provinciale, è presumibile che facesse parte proprio della colonia di Azzanello citata da Locatelli. Da qui, senza arrivare all’ipotesi degli abbattimenti che nessuno auspica, la necessità di arginare il fenomeno prima che lo stesso possa assumere dimensioni difficilmente rimediabili.
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