L'ANALISI
10 Gennaio 2022 - 15:41
CASALMAGGIORE - «Di fronte agli ultimi episodi di vandalismo avvenuti in città, l’amministrazione comunale deve intervenire, per evitare che gli animi possano esacerbarsi. Non siamo di fronte a un problema di sicurezza, ma di disagio profondo che riguarda gruppi di minorenni e per questo motivo va attuata un’azione su più fronti: sia con la videosorveglianza che con iniziative che consentano di capire perché avvengono certe cose e che prevedano interventi sociali ed educativi».
A prendere posizione sul tema è il gruppo di minoranza Casalmaggiore la nostra casa. «Non è la prima volta — osserva Pierluigi Pasotto – che si verificano fatti come quelli avvenuti di recente, che sono da condannare. Non a caso i residenti di vicolo Centauro, ad esempio, avevano chiesto un incontro, alla presenza del sindaco e delle forze dell’ordine. Venne alla luce che le forze dell’ordine fanno quanto possono e che da sole non sono in grado di fronteggiare tutto. Per questo il Comune non può tirarsi fuori da questo contesto per motivi di competenza ma deve fare rete. Noi avevamo presentato una mozione, che fu bocciata, per avviare un progetto sistemico di videosorveglianza, integrata ove possibile con i privati, o di altri strumenti che consentano di monitorare le zone ritenute sensibili. Vorremmo che si andasse più in profondità sulle proposte e non le si bocciasse a prescindere perché giungono dalla parte opposta».
Aggiunge Fabrizio Vappina: «È necessario che l’amministrazione cerchi di capire perché si arriva a compiere determinati gesti e agisca poi per mettere insieme interventi di agenzie educative, servizi sociali, realtà del terzo settore». «Auguro buon lavoro all’assessore Linda Baroni cui chiedo di essere artefice di questa azione – dice Pasotto –, anche per evitare che monti l’indignazione: sui social ci sono già dei segnali in tal senso. Occorre parlare con questi ragazzi e con le loro famiglie, un po’ sulla scorta di quanto fatto a suo tempo con il progetto condomini rispetto alle problematiche esistenti nell’ambito dell’edilizia popolare. E anche le politiche giovanili non possono essere intese solo in prospettiva ludica. Presenteremo una interpellanza sull’argomento per chiedere che cosa intenda fare l’amministrazione comunale».
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