L'ANALISI
05 Gennaio 2022 - 05:05
CREMA - Una raccolta firme, da inviare poi in Regione, per dar voce a quei cremaschi che vogliono che l’ex tribunale diventi la futura Casa di comunità (struttura socio sanitaria intermedia tra cittadini e ospedale). A promuovere l’iniziativa è la lista Crema Aperta - città ecologista e progressista, una civica che sostiene il candidato sindaco Fabio Bergamaschi, attuale assessore ai Lavori pubblici della giunta Bonaldi. Ieri mattina i militanti hanno srotolato un eloquente striscione davanti all’edificio, da fine marzo 2021 occupato dal centro vaccinale. «Rilanciamo – hanno aggiunto l’ex parlamentare Franco Bordo e gli altri componenti della civica – chiedendo anche alla Regione che non si ridimensioni il nostro ospedale. Purtroppo non è un sentore, ci sono scelte concrete che vanno in questa direzione e ne fanno le spese centinaia di cremaschi già ora costretti a emigrare altrove per visite, consulti e interventi chirurgici».
Sul futuro dell’ex palazzo di giustizia la scelta di Regione, inserita nella riforma sanitaria varata dalla giunta Fontana, è nota ormai da alcune settimane: la Casa di comunità che nascerà a Crema avrà sede nell’ex palazzina Asl di via Gramsci, che oggi ospita il centro servizi di Asst. Qui verrà investito il milione e mezzo di euro che il Pnrr garantisce alla Lombardia per ogni Casa progettata nel territorio regionale.
«Riteniamo necessario ed urgente – spiegano da Crema Aperta – intervenire per mantenere e potenziare i servizi erogati dall’ospedale Maggiore e per ridurre le lunghe liste d’attesa, relative a visite e prestazioni. La nuova Casa di comunità per essere davvero un nuovo strumento di medicina territoriale e di base al servizio dei cittadini, deve essere funzionale, ubicata in spazi adeguati e ben servita con parcheggi per garantire una comoda accessibilità. Chiediamo anche nell’ex tribunale, ubicato a fianco dell’ospedale, si realizzi un nuovo polo sanitario, in grado di ospitare anche altri servizi tra i quali il consultorio e la Neuropsichiatria infantile, che oggi sono in strutture limitate e inadeguate e abbisognano di essere ubicati in spazi più ampi, moderni e confortevoli». La raccolta firme comincerà sabato 15 al mercato di via Verdi. La petizione è già online a questo LINK.
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