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Gianni Rossoni: «Comuni associati per offrire maggiori servizi»

Il sindaco e ex assessore regionale fa il punto sulle sfide del nuovo anno per il Cremasco

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04 Gennaio 2022 - 05:15

Gianni Rossoni: «Comuni associati per offrire maggiori servizi»

Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo

OFFANENGO - All’inizio dell’anno, nel quale saranno disponibili le risorse dell’Unione europea, sembra opportuno volgere lo sguardo non si concentra solo su Crema, ma spazia sui maggiori centri del territorio. e che ha come punto di riferimento la città, chiedendoci se sia pronto (vorremmo dire: attrezzato) per affrontare le nuove sfide. Ovvero, il Cremasco è preparato a sfruttare gli incentivi, le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza? E sul piano della riforma della Sanità, cosa può fare per essere incisivi nelle scelte? Quali, infine, gli obiettivi più importanti da perseguire per favorire lo sviluppo del territorio? Gianni Rossoni, sindaco di uno dei comuni più popolosi dell’area, uomo politico e amministratore cresciuto alla scuola della Democrazia cristiana e del senatore Narciso Franco Patrini che ha ideato l’area cremasca come ente intermedio fra Provincia e Regione con una sua identità, fa il punto sul tema. Utili anche le esperienze fatte a livello di assessore e vicepresidente della Regione Lombardia, oltre a quelle di sindaco di Offanengo da otto anni. Inoltre è presidente del Consiglio delle Autonomie locali (Cal) della Lombardia e del Dipartimento delle Autonomie locali dell’Anci.


«Siamo un territorio omogeneo che viene da lontano, che era un soggetto politico amministrativo che gestiva il territorio», esordisce. «L’area omogenea c’è ancora, anche se mi sembra un po’ spenta». La società Scrp è stata messa in liquidazione ed ha lasciato il posto a Consorzio.It. «Adesso gli sforzi devono essere concentrati sulla nuova società affinché sia messa in condizione di gestire e fornire nuovi servizi». L’ex vice governatore della Lombardia ribadisce che la sfida del futuro per i Comuni del comprensorio è realizzare una gestione associata di più funzioni trovando in Consorzio.It l’interlocutore che li rappresenti e realizza gli obiettivi. Richiamandosi alla sua attività di sindaco, Rossoni dichiara: «La mia esperienza di gestione associata per il servizio di Polizia urbana con 13 Comuni e Sportello unico delle attività produttive mi fa dire che questa è la strada da seguire per una gestione su scala più ampia delle funzioni comunali, con risparmi per i bilanci e fornitura di servizi efficienti e di qualità anche per gli enti più piccoli».

Il territorio cremasco ha necessità di migliorare la qualità della vita puntando su alcuni obiettivi. Rossoni li identifica nel miglioramento dei collegamenti con Milano attraverso il secondo ponte sull’Adda, già annunciato, il collegamento con la metropolitana meneghina a Paullo e il raddoppio della tratta ferroviaria Crema-Treviglio. Aggiunge la mobilità sostenibile con il collegamento ciclabile alle Città Murate. «I sindaci dei 48 comuni cremaschi devono essere preparati a gestire il distretto e a fornire proposte per l’attuazione della medicina sul territorio — entra nel campo della riforma sanitaria in atto in Lombardia —: noi, a Offanengo, pensiamo di muoverci in questa direzione con la realizzazione della Casa della salute». 

I sindaci, quindi, avranno un ruolo importante da svolgere per il futuro del territorio, quello di Crema, più di tutti essendo il Comune di riferimento. Ma a Crema nel 2022 sono previste le elezioni amministrative. Quali, i riflessi sulla gestione dell’area omogenea? «Mi auguro — dice Rossoni — che il sindaco attuale eserciti questo ruolo fin dove è possibile e che, chi subentrerà, sia predisposto e preparato a proseguire nella stessa azione. Lo stesso impegno e la medesima coesione è richiesta a tutti gli amministratori comunali. E sarebbe auspicabile un rientro degli otto comuni che sono usciti».

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