SOS ACQUA
30 Dicembre 2021 - 09:08
CREMONA - I tamponi di alunni e studenti in quarantena, in quanto contatti stretti («di caso») di positivi, da ieri si possono fare anche in farmacia, senza costi a carico del cittadino. Lo ha deciso la Regione: una possibilità voluta per sgravare le strutture pubbliche oberate dai test programmati in queste ultime settimane per l’altissimo incremento di positivi, e dunque di contatti, anche nelle scuole. Sono 69 le farmacie in provincia di Cremona (QUI L'ELENCO COMPLETO) che già da mesi effettuano i tamponi (si pagano 15 euro per gli adulti, prezzo calmierato, otto euro per gli under 18, gratis per chi è esentato dal vaccino). I contatti stretti sono poi distinti in due categorie. Quelli «ad alto rischio» e quelli «a basso rischio».
«Il primo soggetto – spiegano da Ats Valpadana – riceverà la comunicazione di inizio quarantena che terminerà dopo: sette giorni dall’ultimo contatto se vaccinato con ciclo completo (14 giorni dopo la seconda dose) e tampone negativo, da eseguire in una delle farmacie aderenti. Dieci giorni di quarantena dall’ultimo contatto se non vaccinato e tampone negativo, sempre da eseguire in una delle farmacie aderenti. 14 giorni di quarantena dall’ultimo contatto senza tampone». Vengono considerati contatti stretti ad alto rischio i soggetti di età inferiore ai 6 anni ed il personale scolastico della fascia dagli zero ai 6 anni. Nella seconda casistica rientrano gli altri contatti del positivo.
«I soggetti a basso rischio – proseguono da Ats – riceveranno la comunicazione di sorveglianza attiva e potranno eseguire in una delle farmacie aderenti il tampone, a carico del Sistema sanitario regionale e dunque senza costi. Il requisito necessario per accedere alla prestazione è presentare la stampa della comunicazione di quarantena inviata da Ats oppure di sorveglianza attiva inviata dalla scuola. Ricordiamo invece che il soggetto caso positivo riceverà la comunicazione di inizio isolamento e sarà contattato da noi per la prenotazione del tampone di fine guarigione, da effettuare come di consueto nelle Asst o in altri enti privati accreditati».
Intanto, sul tema del tracciamento ieri è intervenuto anche il governatore, Attilio Fontana: «In Lombardia abbiamo fatto 220 mila tamponi, il 22% di tutti quelli fatti a livello nazionale. Questo ha creato dei disservizi e delle difficoltà. Ci vogliono regole certe e precise che il governo ci dovrà dettare per capire in quali casi i tamponi sono necessari e in quali casi no. Il tracciamento non è saltato, ma non è molto semplice tracciare 28 mila persone e i loro contatti con il capitale umano che abbiamo».
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