L'ANALISI
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA
06 Dicembre 2021 - 11:32
CREMONA - I carabinieri della Stazione di Sospiro, nella mattinata del 4 dicembre, hanno sottoposto un 28enne residente in un comune del proprio territorio di competenza alla misura cautelare, emessa dal Tribunale di Cremona, dell’allontanamento dalla casa familiare e dalle persone offese, del divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli piccoli, con particolare riferimento all’abitazione e al luogo di lavoro, e del divieto di comunicare con loro con qualsiasi mezzo, con l’obbligo anche di allontanarsi immediatamente in caso di incontro casuale.
Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’intervento dei militari di Sospiro eseguito la sera del 29 novembre. Quel giorno, nel tardo pomeriggio, la donna è stata accompagnata dal marito a casa di un’amica. Al rientro, mentre si trovavano in auto, l’uomo si lamentava con la moglie dicendo era stanco perché aveva trascorso il pomeriggio fuori casa. Improvvisamente il 28enne fermava l’auto e spegneva il motore, iniziando a picchiare la donna con schiaffi e pugni. Sfogata la sua rabbia, è ripartito e sono giunti presso la loro abitazione. Appena entrati in casa, l’uomo ha picchiato nuovamente la donna colpendola violentemente alla testa, alle braccia e al corpo, dicendole che doveva lasciare quella casa e tornare a vivere dai genitori. La donna si è difesa con tutte le sue forze, ma il marito ha avuto il sopravvento. La donna, visto che il marito non si calmava, chiedeva aiuto al fratello che chiamava i carabinieri e giungeva immediatamente sul posto una pattuglia della Stazione di Sospiro che hanno fatto intervenire un’ambulanza e hanno accompagnato la donna al pronto soccorso dove ha ottenuto cure mediche per 15 giorni per traumi e percosse in varie parti del corpo.
La vittima è stata poi accompagnata in caserma dove ha trovato finalmente la forza di raccontare mesi di soprusi e angherie del marito. Infatti, la donna ha raccontato di avere già subito un pestaggio nel mese di settembre quando aveva ottenuto altri sette giorni di cure dopo essere stata aggredita e picchiata dal marito anche in quella occasione per futili motivi. Gli ultimi mesi sono stati un crescendo di insulti, minacce di morte, percosse e spintoni e la situazione stava degenerando. L’uomo la aggrediva sistematicamente e, volendo tentare di salvare il rapporto con il marito, la donna non lo aveva mai denunciato. Ma visto l’aggravarsi della situazione, temendo per la sua incolumità e per quella dei figli, la sera del 29 novembre si è convinta a rivolgersi ai militari. I quali hanno ricostruito puntualmente la dinamica dei fatti e le responsabilità dell’uomo, informando l’Autorità Giudiziaria.
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