CALCIO
26 Novembre 2021 - 05:30
Il ministro Stefano Patuanelli
CREMONA - Apre i battenti oggi e proseguirà fino a domenica l’edizione 2021 delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. All’inaugurazione ufficiale, in programma alle 12, interverrà il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, che in questo intervento porta il suo saluto alla storica rassegna cremonese.
IL SALUTO DEL MINISTRO. «Le Zootecniche Internazionali di Cremona rappresentano da oltre settant’anni un punto di riferimento importante per l’intero comparto agro-zootecnico, uno dei più rilevanti dell’agricoltura nazionale e di assoluta centralità in Lombardia — scrive Patuanelli —. Insieme al Veneto, al Piemonte e all’Emilia Romagna, qui nella provincia di Cremona si concentra la maggior quota di produzione italiana di carne, latte e formaggi».
«Negli ultimi anni il settore zootecnico e lattiero-caseario, nonostante lo spessore economico fortemente orientato alla qualità e all’eccellenza, ha dovuto affrontare sfide particolarmente rilevanti, dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria, alla necessità di innovare le aziende agricole e rilanciarne la competitività, orientandole verso la sostenibilità ambientale anche alla luce del continuo aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti, dell’energia elettrica, del gas e dei mangimi come la soia e il mais».
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA'. «Una filiera che ha già fatto molto, sia in termini di innovazione, introducendo già da anni nelle aziende la zootecnia di precisione, in modo da ridurre le emissioni e l’utilizzo dei farmaci veterinari, sia in termini di sostenibilità, potenziando il benessere degli animali: tutti aspetti da valorizzare agli occhi di un consumatore sempre più attento e consapevole».
«Proprio per questo - prosegue Patuanelli - è nostro dovere accompagnare e proteggere il settore zootecnico, tanto importante per la nostra economia, quanto fondamentale all’interno del percorso che porta alla transizione ecologica in un’ottica di economia circolare. Con il Piano Strategico Nazionale, ma anche con la recente Legge di Bilancio e il PNRR intendiamo continuare a implementare questa transizione che il comparto zootecnico sta affrontando, coniugando l’incremento della produttività con la riduzione dell’impatto ambientale, fino a raggiungere gli obiettivi programmati con il Green deal e il pacchetto climatico Fit for 55 di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, e a cui devono contribuire anche gli allevamenti».
LEGGE DI BILANCIO. «Nel dettaglio, le misure più importanti inserite nella legge di Bilancio per il settore riguardano il Fondo per il sostegno filiere, con 160 milioni di euro, 74,5 milioni di euro per le compensazioni Iva per le cessioni di bovini e suini vivi, insieme ad altre misure orizzontali di interesse per il settore. Inoltre lo scorso settembre ho firmato il decreto per gli incentivi alle filiere zootecniche, che stanzia 94 milioni di euro per le filiere suinicole, cunicole, dei produttori di carne e latte bovino, nonché quella dell’allevamento degli ovicaprini».
«Proprio per l’importanza che riveste la zootecnia nella nostra economia nazionale, tra le pratiche incentivabili dagli eco-schemi previste dalla nuova PAC, abbiamo sostenuto un eco-schema specifico per il settore, con due livelli di impegno: il primo riguarda un pagamento finalizzato al raggiungimento di obiettivi di riduzione dei consumi di antimicrobici negli allevamenti, mentre il secondo propone un pagamento per l’attività di pascolo unitamente all’adesione al Sistema di qualità nazionale benessere animale, affidando all’organismo di certificazione la verifica del rispetto dell’impegno di pascolamento».
«Infine, con il PNNR abbiamo previsto importanti risorse per incentivare l’agrivoltaico e l’agrisolare, permettendo così di rinnovare le dotazioni infrastrutturali delle aziende e contribuendo alla riduzione dei gas serra. A queste misure si accompagnano i 2 miliardi tesi a sviluppare la produzione di energia da biogas, con ricadute positive anche nell’economia circolare per la zootecnia, che sta alla base del tema della redditività delle imprese, che resta per noi centrale».
«Si tratta di importanti opportunità che consentiranno di indirizzare le produzioni zootecniche verso processi produttivi più sostenibili e di veicolarne il messaggio ai consumatori. Una giusta comunicazione è fondamentale sia per fornire ai consumatori informazioni chiare e complete sugli allevamenti zootecnici sia per migliorare la competitività delle imprese.
Ci stiamo impegnando per contrastare l’aumento dei prezzi e in particolare il Mipaaf ha avviato un confronto con tutti gli attori della filiera del latte per arrivare ad un accordo che ha permesso una maggiore remunerazione dei produttori con l’accordo sul prezzo del latte e la firma del relativo protocollo. Un passo fondamentale, che consente di tutelare le nostre eccellenze del settore - messe sotto pressione da margini sempre più esigui dovuti alla crescita dei costi delle materie prime - e di salvaguardare il reddito degli agricoltori. Un impegno che continua sul Tavolo istituzionale del settore, da me presieduto, e che avrà importanti compiti consultivi, di monitoraggio e di confronto sulle misure, per affrontare l'emergenza e i problemi strutturali della filiera».
Il sostegno al reddito e gli investimenti nelle filiere rappresentano le priorità per proteggere il made in Italy, promuovere la competitività e la distintività dei prodotti agroalimentari e far crescere le grandi filiere italiane, come quella zootecnica e quella lattiero-casearia».
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