L'ANALISI
23 Novembre 2021 - 05:20
CREMA - Emozioni, anche qualche lacrima, empatia ai massimi e un entusiasmo che ha contagiato anche i docenti. Lorenzo Bulloni è stato ospite ieri dell’istituto Cr Forma per una conferenza dal titolo «Sfidiamo i limiti» a cui ha partecipato tutta la scuola. Alcuni studenti in aula magna, la maggioranza in collegamento streaming dalle aule: in tutto 350 alunni.
LA STORIA DI LORENZO. Tre anni e mezzo fa, a soli 18 anni, Lorenzo ha perso la gamba destra in un incidente stradale in via Brescia. Era in sella a una moto. All’epoca giocava a calcio nella Juniores nazionale del Crema, con qualche convocazione anche in serie D. Lorenzo con grande coraggio, forza di volontà, intelligenza e perseveranza ha saputo rinascere: ha ripreso a giocare a calcio nel campionato italiano amputati, nelle fila del Vicenza. Ha vinto due campionati e conquistato il terzo posto in Champions League.
Ieri ha raccontato la sua storia, nell’incontro condotto dalla docente Federica Perolini, psicologa dello sport, nell’ambito del potenziamento delle abilità personali degli studenti, nuova competenza introdotta dalla Regione. In aula magna anche la presidente del cda del Cr Forma Maria Luise Polig, il direttore Chiara Capetti e diversi docenti.
EMOZIONI E DOMANDE. Tantissime le domande arrivate dai ragazzi. «Prendere in mano la mia vita e ricominciare da capo, una fortuna fare questa scelta – ha raccontato –: il mio sogno era giocare a calcio e quando si ha una passione per lo sport, mollare di colpo ti stronca. Il vero problema non é non essere più quello di prima, ma accettare di non essere più quello di prima. Ma tu sei tu, sei unico. Con il tempo ho imparato ad accettare me stesso. Ho ricominciato a giocare a calcio ed ho avuto la fortuna di riprendere il mio sogno, in maniera diversa ma ho ricominciato. Questo è quello che mi ha salvato. Frequento la Cattolica, Scienze Motorie e sogno di lavorare in ambito sportivo».
IL MESSAGGIO. Lorenzo si è poi rivolto agli allievi del Cr Forma: «Studiare è fondamentale ragazzi! La fortuna di questa scuola è che vi prepara al mondo del lavoro e vi permette con l’impegno e la costanza di diventare vincenti in quello che fate! Più vi preparate per il futuro più la vita vi sorride. Io continuo a studiare anche per quello».
LA FELPA. Alla fine, i ragazzi hanno sintetizzato in una parola cosa abbia rappresentato l’incontro per loro. Hanno riempito una bacheca che resterà nei corridoi della scuola. Per Lorenzo l’omaggio di una felpa personalizzata Cr Forma consegnatagli dalle rappresentanti di istituto. Poi tante foto e selfie. «Accettare di essere vulnerabili è importante – ha spiegato la prof Perolini –: questa consapevolezza è la spinta per andare oltre le difficoltà e trarne vantaggio».
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