L'ANALISI
12 Novembre 2021 - 11:10
VAIANO CREMASCO - Finisce in consiglio comunale il giallo del feretro — peraltro nemmeno una bara in legno, ma in zinco — trovato nelle scorse settimane in una tomba a terra di una famiglia del paese. A sollevare il caso una parente ottantenne, che assicura non si tratti del corpo di un congiunto. Stampato sulla cassa c’è il nome di una donna, che non risulterebbe nemmeno di Vaiano: il cognome è tipicamente bergamasco. Il consigliere di minoranza della Lega Palmiro Angelo Bibiani ha depositato un’interrogazione in merito. Se ne discuterà nel prossimo consiglio, che dovrà essere convocato entro fine mese. Nel frattempo, pare che la pensionata voglia presentare un esposto ai carabinieri per fare piena luce su quanto accaduto.
«Da quando ha sollevato il caso, non ha più saputo niente: a questo punto vuole chiarezza e solo un’indagine può aiutare lei e gli altri familiari a capire come sia stato possibile che il feretro di una persona che non conoscono sia finito nella tomba di famiglia», spiega Andrea Ladina, consigliere nazionale dei Verdi che venti giorni fa si è preso a cuore il caso, dopo aver raccolto lo sfogo dell’anziana. Al momento, il feretro misterioso è rimasto al suo posto e non sono stati effettuati approfondimenti sull’identità. La circostanza in cui è stata trovata la bara zincata ha ovviamente reso ancora più drammatica la situazione. A seguito della scomparsa di un nipote 47enne non più residente, ma comunque originario del paese, l’anziana aveva voluto fosse seppellito a Vaiano. «Ovviamente risponderò in consiglio a quanto chiede Bibiani — spiega il sindaco Paolo Molaschi —: a me risulta che tutti quelli inumati in quella tomba siano familiari dei proprietari. L’ultima sepoltura, prima del nipote della signora, risaliva a dieci anni fa. Inoltre ribadisco che nessuno è venuto in Comune a parlami ufficialmente di questo caso. Noi abbiamo sentito gli incaricati delle sepolture. Escludo seppellimenti abusivi. A questo punto — aggiunge — mi auguro che la signora faccia un esposto perché si farebbe chiarezza sull’intera vicenda».
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