L'ANALISI
23 Ottobre 2021 - 05:45
VAIANO CREMASCO - Chiede chiarezza, in primis al Comune, e invita la famiglia a depositare un memorandum in municipio su quanto avvenuto così che ci sia un documento ufficiale che possa eventualmente portare anche le forze dell’ordine ad aprire un’indagine approfondita. Così Andrea Ladina, vaianese e consigliere nazionale dei Verdi interviene sul caso del feretro «abusivo» scoperto in una tomba di famiglia da un’anziana signora del paese, durante la sepoltura del nipote 47enne.
Una bara zincata con riportato il nome di una donna, il cognome fa pensare abbia origini bergamasche, che si trova tutt’ora in uno dei loculi della tomba a terra. Il tutto all’insaputa, così ha detto la donna, di familiari e parenti. «Quella tomba non veniva aperta da anni dai proprietari, dunque va capito chi e quando abbia sepolto questo feretro peraltro in una bara zincata – spiega Ladina –: la questione va chiarita innanzitutto dal Comune. Potrebbero infatti esserci gravi irregolarità. Quando una bara entra nel cimitero, una struttura pubblica, l’ente deve esserne al corrente. La salma di questa donna non è registrata in Comune. Come Verdi consigliamo ai proprietari della tomba di protocollare una lettera per segnalare quanto successo, di modo che ci sia un documento che porti eventualmente le forze dell’ordine ad aprire un’indagine. Inoltre devono chiedere che il Comune a sue spese provveda a traslare la sepoltura in uno spazio libero del cimitero».
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