L'ANALISI
02 Novembre 2021 - 05:50
Ida Maria Ada Ramponi e una veduta dall’alto dell’ospedale
CREMA - In ospedale la carenza di medici diventa sempre più cronica. Ormai interessa diversi reparti e garantire la copertura di tutti i servizi accreditati diventa un problema non di poco conto. Per far fronte a questi vuoti l’Azienda socio sanitaria territoriale deve ricorrere a professionisti esterni per una lunga serie di incarichi. L’elenco di questi contratti a termine è dunque destinato a crescere ancora, dopo quelli stipulati con le cooperative, che ormai da un paio d’anni interessano le guardie notturne in pediatria e da qualche mese i turni anche in ginecologia. Il personale assunto a tempo indeterminato è in affanno. Saltano le ferie e i riposi. In diabetologia, ad esempio, il personale medico attualmente in servizio «non è in grado di provvedere a tutte le attività previste» si legge nel documento redatto dai vertici dell’Asst, guidati dal direttore generale Ida Maria Ada Ramponi.
«Stesso discorso per quanto riguarda endocrinologia pediatrica, tenuto conto che la domanda di prestazioni in tale ambito da parte dei cittadini è costantemente elevata». C’è poi la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischio di radiazioni ionizzanti, obbligatoria per legge. «Allo stato attuale – si legge nel documento – non viene effettuata da Unità operative dell’azienda». I rinforzi servono anche all’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda, per i turni di guardia notturni e per il reparto di riabilitazione dalle dipendenze. Bisogna inoltre garantire le prestazioni dermatologiche nei poliambulatori di Crema, al momento non erogate dall’Asst, ma previste per l’accreditamento regionale. Infine, l’allergologia, a completamento delle attività di pneumologia, le attività di prevenzione nell’area delle vaccinazioni anche pediatriche e la medicina legale. In quest’ultimo caso serve un professionista per la necroscopia e la certificazione monocratica per le patenti.
In tutto il fabbisogno ammonta a 13 medici: per questo l’Azienda ha emesso i relativi bandi che indicano anche i costi di questi servizi esternalizzati, che sono ovviamente a carico del sistema sanitario. Si tratta di complessivi 438 mila euro, spalmati in piccola parte sul bilancio di quest’anno, mentre la fetta più cospicua della spesa, quasi 300 mila euro, interesserà il 2022. Tutti i contratti che verranno stipulati avranno validità sino al 30 giugno del 2023, tranne quello per il medico che dovrà prendere servizio nell’area di riabilitazione delle dipendenze: sei mesi a partire dal primo dicembre. Questi inserimenti per ora copriranno il fabbisogno di personale dell’ospedale e del Santa Marta, sempre che ci siano candidati che rispondano presente ai bandi in merito. Nel frattempo, continua la ricerca di medici, ma anche di infermieri e operatori socio sanitari, da assumere con contratti definitivi per rimpolpare l’organico dell’Azienda. Il turno over, specialmente tra il personale che si occupa dei servizi assistenziali ai pazienti, è sempre altissimo: ciò comporta continue variazioni che non rendono semplice il lavoro nei singoli reparti.
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