L'ANALISI
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
06 Ottobre 2021 - 06:15
Luciano Pizzetti e Matteo Piloni
CREMONA - Per gli esponenti del Partito Democratico il primo vero dato su cui riflettere è la scarsa affluenza alle urne.
«L’aspetto più rilevante è la diminuita partecipazione al voto, che dovrebbe indurre tutti, vincitori e vinti, ad una riflessione – dice infatti l’onorevole Luciano Pizzetti –. Innanzitutto credo sia necessario riattivare i canali di relazione fra partiti e società civile, è finita l’epopea sovranista e populista, devono essere ripristinati contenuti, programmi ed elementi valoriali che sono i veri punti di riferimento. La pandemia? Indubbiamente può avere inciso, ma se ci sono città dove ad andare a votare è stato meno del 50% della popolazione, non si può trattare solo di effetto pandemia. Si tratta di un dato politico-strutturale. L’astensione era già evidente prima, ora si è accentuata ulteriormente». L’analisi di Pizzetti viene poi trasferita alla situazione locale: «Ci sono Comuni che hanno raggiunto il quorum solo perché è stata cambiata la legge, altrimenti sarebbero rimasti senza sindaco come era accaduto a Persico Dosimo». Da luci e ombre, vittorie e sconfitte, sarebbe però affrettato trarre conclusioni sul futuro politico: «Non facciamo l’errore di trarre da questo voto indicazioni nazionali – continua infatti il deputato cremonese –, perché quando l’astensione è così rilevante non si può traslare: il centrosinistra non può pensare di avere la vittoria in tasca, perché non funziona così. Ripeto: serve una riconnessione con la società, riappropriarsi di diritti civili e sociali. Poi serve una riflessione anche sui Cinque stelle, che oggi al Nord rappresentano poco o nulla. Aspetto da tenere in considerazione anche in vista delle prossime regionali». Circa i risultati in provincia, Pizzetti si dice molto dispiaciuto per Silvia Genzini, ex sindaco di Pieve San Giacomo, considerata «una brava sindaca che ha lavorato bene, pertanto questo risultato è un po’ un’ingiustizia». Definito «di grande interesse», invece, il risultato di Spino d’Adda: «Contro c’era una coalizione di centrodestra unita – evidenzia Pizzetti – e l’altra volta vincemmo grazie al fatto che erano divisi».
Il consigliere regionale Dem Matteo Piloni, a livello nazionale sintetizza: «Bene Milano, Bologna e Napoli. Ora pancia a terra per Roma e Torino. Il centrosinistra ha vinto in molti centri anche sopra i 15mila abitanti, di certo hanno giocato a nostro
favore le divisioni dall’altra parte, oltre al fatto che il sovranismo e un certo modo populista di fare politica non pagano più. Aspetto che ha toccato sia la Lega che i Cinque stelle. Sembra ci siano segnali di una stagione politica più seria e concreta, ma vedremo come andrà ai ballottaggi. E prestiamo attenzione al voto delle regionali previsto fra un anno e mezzo: la Lombardia è contendibile e il centrodestra battibile – si sbilancia Piloni –. Teniamo presente però che Milano non è il territorio, non pensiamo che il ‘modello Milano’ sia esportabile». Per quanto riguarda i risultati in provincia di Cremona, il consigliere regionale del Pd richiama a sua volta attenzione sul risultato di Spino d’Adda: «Bellissima la vittoria di Enzo Galbiati. Era una sfida a due, contro un centrodestra compatto, e va dato merito ad un gruppo che è risultato credibile agli occhi dei cittadini. Un risultato molto positivo anche nell’ottica delle dinamiche territoriali, perché Spino è un paese importante. Spiace per Rivolta, una sfida difficile e un vero peccato: credo che i rivoltani a breve si accorgeranno di avere perso un’occasione, Elisabetta Nava sarebbe stata un’ottima sindaca. Una sorpresa, purtroppo in negativo, il risultato di Pieve San Giacomo: Genzini è stata una brava amministratrice, tant’è che è stata riconfermata più volte, e ha perso per una manciata di voti. Dovremo ragionare, capire cosa sia successo». Piloni parla poi di partita molto difficile a Pizzighettone – «Avevamo un buon gruppo con persone competenti, che avrebbe meritato» – e di un dato preoccupante per il centrodestra che arriva da Palazzo Pignano: «L’elezione della lista targata Lega non è una vittoria, perché il quorum è stato superato per un soffio e la maggioranza dei cittadini ha scelto di non andare a votare. Quindi ci sono un sindaco, e una lista, che circa il 60% dei cittadini non ha votato. Poi, certo, va ammesso che noi non abbiamo proposto una alternativa». Piloni ha anche ringraziato gli amministratori Fabio Calvi e Luigi Poli «per questi anni di grande impegno»; sottolineato i risultati di Pianengo e Campagnola dove Roberto Barbaglio e Agostino Guerini Rocco sono stati confermati superando ampiamente il quorum; augurato buon lavoro a Carlo Vezzini che è tornato ad essere sindaco di Sesto ed Uniti e a Marco Fornaroli a Cremosano.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris