CALCIO
OPERAZIONE "LAST NIGHT"
21 Settembre 2021 - 18:01
CREMONA - Il selfie di loro sette con aria di sfida. E sotto la foto, il commento: «Ieri abbiamo chiuso la Bissolati». Il 12 giugno di due anni fa, su Instagram la baby gang si vantò della notte violenta all’interno della canottieri sul Po. Durante una festa, prese di mira dei giovani. Storia di pestaggi e rapine per 20 euro. Ma la spettacolarizzazione social ha tradito i delinquentelli. Due mesi dopo, verso la fine di agosto, la Squadra Mobile chiuse il cerchio: tre minorenni vennero arrestati e messi in una comunità di recupero, due minorenni e due maggiorenni furono indagati a piede libero. È l’ operazione Last Night, costola del Cremona Dissing, la precedente indagine dell’Arma sui gruppi che si davano appuntamento sui social per le maxi scazzottate. I maggiorenni si chiamano Yassin e Mouad, hanno entrambi 20 anni, sono nati in Italia da genitori marocchini, risiedono in città. Nei loro confronti, alle 9.30 di ieri si sarebbe dovuto aprire il processo per quella notte di assurda violenza alla Bissolati. Le vittime erano in Tribunale per testimoniare, c’è chi è arrivato con la madre. Ma due ore dopo, tutti sono stati rimandati a casa. Processo rinviato per l’impedimento di uno dei difensori degli imputati. Si tornerà in aula l’11 gennaio prossimo.
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