L'ANALISI
01 Settembre 2021 - 14:47
Il polo di via Bramante torna a vivere e si appresta a un robusto restyling strutturale da 1,8 milioni di euro di investimento
CREMA - Dopo che l’università Statale ha completato il trasferimento del corso di Informatica e del laboratorio di ricerca operativa nella sede di via Celoria a Milano, il polo di via Bramante torna a vivere e si appresta a un robusto restyling strutturale da 1,8 milioni di euro. A ottobre saranno molti i corsi che partiranno e tra questi non mancano le novità. La prima è costituita dal Master di infermiere di famiglia e comunità, come spiega il sindaco Stefania Bonaldi, nel suo ruolo di presidente di Acsu, l’Associazione cremasca studi universitari.
«Il Master è rivolto a 30 diplomati del corso di Infermieristica. È organizzato da Asst e università di Milano e si aggiunge al corso universitario di Scienze infermieristiche già attivo, ma che da ottobre si trasferirà da via Pombioli a via Bramante. La
specializzazione tende ad andare incontro alle esigenze che la pandemia ha messo in evidenza e vuole potenziare la medicina territoriale». Oltre al percorso universitario, il polo ospiterà anche corsi Its (Istruzione tecnica superiore di durata biennale) e Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore di durata annuale). In particolare saranno avviati la terza edizione dell’Its Produzioni cosmetiche 4.0, la prima dell’Ifts Tecnico formulatore prodotti cosmetici e la prima dell’Ifts Tecnico per la produzione e trasformazione di prodotti lattiero-caseari. «In aggiunta — prosegue il sindaco — sono previste altre attività: il progetto PoliMi Beauty per la ricerca e lo sviluppo della cosmesi con la partecipazione delle imprese e, a medio termine, una facoltà di Ingegneria cosmetica. Prima di avviare la didattica, si parte dai corsi Its e Ifts, poi si fa ricerca e sviluppo, quindi il progetto PoliMi Beuty e infine dal 2024-25 potrebbe essere attivato un corso di Ingegneria cosmetica».
La ripartenza dell’università prevede anche un laboratorio cosmetico per la didattica, utilizzato pure dalle imprese. A completamento delle novità, sta proseguendo il percorso per la nuova governance. «Stiamo lavorando all’evoluzione di Acsu in una Fondazione partecipata da Comuni e aziende che possa gestire l’immobile e la formazione. Ci sono già state delle interlocuzioni con alcune ditte interessate».
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