CALCIO
25 Agosto 2021 - 16:59
CREMONA - Quando lo hanno convocato in questura per notificargli un atto, «sono cascato dal mondo delle nuvole». Daniele Disingrini, 66 anni, pensionato delle Poste, «il primo no vax di Cremona», ora è anche anche il primo no vax indagato dalla Procura per «istigazione alla disobbedienza delle leggi, di ordine pubblico, in vigore a tutela della salute pubblica nel periodo di emergenza pandemica da Covid-19». Una istigazione social, per il pm Lisa Saccaro, commessa attraverso Cremona Ancor (Gruppo pubblico, 1805 membri) , la pagina Facebook che il pensionato no-vax appassionato di fotografia e archeologia, musicista («Suono la chitarra») e scrittore, ha fatto nascere quattro anni fa «per puro gioco», per pubblicare, tra gli altri, angoli della Cremona antica.
Poi è scoppiata la pandemia e sulla bacheca, lui che la pensa come Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina 2008 contrario ai vaccini, dall’aprile dello scorso anno, «con condotte in atto», ha cominciato a scrivere «frasi che incitavano a non utilizzare le mascherine anti-Covid, definendole ‘causa di lento ed inesorabile suicidio’». Ed ancora, scrive il pm, «frasi che definivano falsi i numeri dei decessi da Covid-19», e «che descrivevano i metodi diagnostici della malattia come ‘grosse bufale’ create da una medicina 'che prende in giro tutti gli italiani'. Dalla piazza di Facebook Disingrini ha annunciato che lui stesso girava senza mascherina. Un giorno si è preso la multa. L'ha pubblicata sul social. Il pm gli ha appena notificato l'avviso di conclusione delle indagini, l'atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio, anch'esso finto su Cremona Ancor tra gli scatti del Teatro Ponchielli e del campanile di San Marcellino.
«Sono rimasto di stucco. A mio parere ci troviamo di fronte ad una caso più unico che raro dove una persona viene portata in Tribunale per avere espresso delle opinioni, un fatto contemplato dalla nostra Costituzione - commenta Disingrini -. Se mi accusano di aver commesso un delitto per le frasi riportate nel capo di imputazione, mi pare che siano delle accuse estremamente leggere, sottili. Tutti gli italiani allora potrebbero essere, d'ora in poi, accusati di una nullità». 'Tutti' quelli che la pensano come il no vax di Cremona che liquida come «brodaglia» i vaccini, per il quale «la pandemia è una bufala», il Covid-19 «non è un virus che fa infezione», ma una influenza «un po' più tosta» . Uno che parla di «dittatura sanitaria: le leggi si rispettano quando sono intelligenti, umane, comprensibili» .
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