L'ANALISI
15 Luglio 2021 - 06:15
CREMA - Cresce l’emergenza violenze domestiche in città e nel territorio. Vittime di mariti, compagni o fidanzati violenti, sempre più donne chiedono aiuto al Centro anti violenza di via Mercato, gestito dall’Associazione donne contro la violenza. «Nella prima metà di quest’anno abbiamo già raggiunto un numero di accessi uguale a quello del 2020 (77)» conferma la presidente della onlus Gianna Bianchetti. L’ultimo eclatante episodio è avvenuto nei giorni scorsi in città: un 38enne ubriaco è stato chiuso fuori casa dalla moglie, che temeva anche per l’incolumità dei due figli minorenni. Solo l’intervento della polizia ha permesso di fermare la furia del marito violento, che peraltro ha anche aggredito gli agenti.
Negli ultimi anni, per fortuna, c’è una sempre maggiore presa di coscienza dell’importanza di denunciare. Innanzitutto da parte delle donne e più in generale della società. «Che le donne in questa lunga fase caratterizzata dalla pandemia abbiano vissuto maggiori difficoltà non lo scopriamo certo noi – prosegue Bianchetti –: nelle famiglie la convivenza forzata del lockdown e delle successive restrizioni, ha inasprito situazioni che erano già compromesse e oggi sono crollate. Poi c’è una sempre maggiore consapevolezza da parte delle vittime di abusi. Hanno una forte determinazione a far emergere il problema e quindi a cercare anche una soluzione. Non bisogna però dimenticare che rimangono parecchie difficoltà oggettive che sono principalmente la disponibilità di un alloggio per allontanarsi dall’uomo violento, e la mancanza di lavoro».
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