L'ANALISI
CREMONA: LA CITTA' CHE CAMBIA
28 Giugno 2021 - 06:30
CREMONA - Abbattuti i vecchi fabbricati, ripristinata la volta in mattoni che copre uno dei rami della roggia Cremonella che scorre sotto la città, i topi, gli insetti e i cattivi odori che appestavano la zona sono solo un ricordo. Lasciata in abbandono per anni, l’area ex Snum, 6 mila e seicento metri quadri compresi fra via Giordano, via Cadore e via Mosa, ha cambiato volto da quando è stata acquistata il 5 gennaio, dalla società immobiliare Findonati che dopo averne completato il risanamento intende rivenderla a chi vi realizzerà un supermercato. Findonati inoltre realizzerà le due nuove rotonde che dovranno migliorare le viabilità della zona: quella all’incrocio fra via Mosa e via Cadore e, soprattutto, quella che dovrà mettere ordine all’incrocio, ora problematico, fra via Giordano, via Mosa e via Bosco.
Si è svolta nei giorni scorsi la conferenza dei servizi che ha dato il via libera alle rotatorie. «Si tratta — spiega l’assessore alla Mobilità sostenibile, Simona Pasquali — di un intervento significativo su uno snodo importante di via Giordano. Prevediamo dunque un periodo sperimentale proprio per verificare i flussi di traffico e decidere le dimensioni della rotonda, che andrà a migliorare un incrocio che adesso presenta qualche criticità». La sperimentazione ‘su strada’ sarà però preceduta e accompagnata da uno studio che prenderà in esame tutta l’asta di via Giordano e via Cadore e metterà a confronto i diversi scenari e le ipotesi progettuali. Lo studio dovrebbe durare due o tre mesi e dovrebbe partire quando sarà avviata l’attività del supermercato proprio per poter misurare tutti gli elementi. L’obiettivo è capire l’impatto della rotatoria sui flussi di traffico, la sua dimensione ottimale e la sua effettiva efficacia nell’aumentare la scorrevolezza e la sicurezza. Quindi la prova sul campo con barriere mobili e infine la realizzazioni delle opere stradali vere e proprie. Nelle intenzioni c’è l’eliminazione dei semafori e dello spartitraffico in mezzo a via Mosa.
Da Findonati il responsabile tecnico Aldo Gazzina ribadisce: «Ci stiamo impegnando al massimo, investendo denari e risorse umane, e non pochi. Abbiamo risanato l’area e penso i residenti lo debbano apprezzare. Potevamo aspettare mesi o anni, come ha fatto la coop Monteverdi, precedente proprietario dell’area, senza che nessuno potesse obbligarci ad iniziare i lavori propedeutici alla costruzione. Tutte le azioni fatte e che faremo sono costantemente concordate con Comune, Provincia, Soprintendenza e Arpa, con trasparenza e la serietà che ci contraddistingue da sempre». Quanto alle polemiche che l’ipotesi dell’insediamento di una media struttura commerciale ha suscitato, moltiplicando le ipotesi alternative: parchi, parcheggi o altro, Gazzina replica: «La vendita non si è ancora concretizzata. Ben venga qualcuno con una seria offerta per realizzare ciò che crede».
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