L'ANALISI
22 Giugno 2021 - 17:36
Nei riquadri Sakshi e Hartik
SONCINO - Il dolore e l’incredulità delle istituzioni. Dai municipi all’altare, cambiano le parole ma la ferita che raccontano è la stessa. E non c’è ovviamente pensiero, che possa sembrare adeguato. Ma tutti sono giusti. Il parroco di Soncino don Giuseppe Nevi si mette a disposizione della famiglia, perché nella parrocchia non c’è religione o confine che divida. E i sindaci di Soncino e di Crema esprimono cordoglio e vicinanza.
«Saremo presenti, nelle modalità e con la sensibilità e il rispetto dovuti alle convinzioni e tradizioni dei genitori, per affrontare questa grande tragedia. L’intera parrocchia soncinese si unisce al dolore». Così don Nevi, monsignore della Pieve, porta conforto ai Panesar.
Anche la fascia tricolore di piazza Garibaldi, Gabriele Gallina, c’è per ricordare che le istituzioni non sono lontane, rimarcando peraltro il decennale rapporto non solo di convivenza, ma anche e soprattutto di amicizia con i soncinesi d’India: «Quando una ragazza perde la vita in questo modo, è una disgrazia che non può che addolorare tutto il nostro borgo. La comunità indiana è ben integrata nel nostro tessuto e fa parte a pieno titolo della comunità soncinese. A nome dell’amministrazione comunale e di tutti i nostri cittadini, porgo le condoglianze ai familiari di Sakshi e manifesto tutta la nostra vicinanza in questo difficile momento di dolore».
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