CALCIO
11 Maggio 2021 - 06:36
CREMONA - Carabinieri e polizia stanno stringendo il cerchio attorno ai due banditi che per nove giorni hanno seminato terrore in città, rapinando, coltellino in pugno, quattro donne. Tutti assalti avvenuti in pieno giorno e quasi sempre nelle vie del centro. Come via Palestro. Qui, il 26 aprile scorso, i due, incappucciati e con la mascherina nera, hanno aggredito una donna. Via i soldi. Quattro giorni dopo, il 30 aprile, i rapinatori sono sbucati in via Aselli, nei pressi del bar Dolomiti. Coltellino puntato alla gola, hanno tentato di rapinare Anna Melega, come ha denunciato, su Facebook, il fratello Agostino.
«Mia sorella Anna è stata aggredita da due delinquenti, tutti vestiti di nero. I banditi l’hanno presa per il collo e l’hanno minacciata con un coltello alla gola, tentando di sottrarle la borsetta. Anna ha cominciato ad urlare a più non posso...». I banditi hanno mollato la presa. Ci hanno riprovato non molto lontano. Si sono diretti in via Ceresole, si sono accovacciati, hanno seguito una signora che, uscita dal parrucchiere, si è incamminata verso porta Romana. In via Ottolini, l’aggressione.
«Ti ammazzo, ti ammazzo», le ha detto quello che le ha puntato il coltellino alla gola, mentre l’altro ha frugato nella borsa, ha rubato contante (250 euro) e borsello con le carte di credito. Il bandito armato voleva anche gli anelli. «Ti taglio il dito, ti taglio il dito», ma gli anelli non si sfilavano. ha mollato la presa ed è scappato anche lui. Il 4 maggio la rapina è andata in scena in via Palio dell’Oca. Polizia e carabinieri stanno lavorando per dare un nome e un volto ai due banditi che hanno fatto risuonare l’allarme sociale in città.
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