CALCIO
10 Maggio 2021 - 06:51
Lo striscione esposto all'incrocio killer
PIEVE SAN GIACOMO - Un incrocio pericolosissimo, quella tra la via Postumia e la provinciale 33. Lo stesso che sabato mattina è costato la vita ai due motociclisti Danilo e Chiara Ghitti, padre e figlia, lui 55, lei 26 anni residenti a Travagliato in provincia di Brescia. Un’intersezione pericolosissima: da un lato la strada provinciale 33 che collega la via Giuseppina e la via Mantova dove i veicoli hanno il diritto di precedenza, dall’altro lato la Postumia dove i mezzi che provengono da Derovere o da Malagnino dovrebbero dare la precedenza. Un condizionale, più che mai d’obbligo, visto che, quasi sempre, quando si verifica un incidente in corrispondenza di questo incrocio la causa è proprio dovuta al non rispetto del codice della strada e alla mancata precedenza di chi viaggia lungo la provinciale 27.
Proprio in queste settimane l’amministrazione provinciale ha provveduto al potenziamento della segnaletica verticale in modo da rendere ancor più visibile la pericolosità dell’incrocio. Erano stati collocati dei lampeggiati e dei cartelli per indicare lo stop proprio in corrispondenza dell’intersezione per i veicoli che sono in transito lungo la via Postumia. Ma anche questi non sono bastati sabato.
Proprio per questo da tempo cittadini e amministrazione comunale hanno chiesto a gran voce un intervento di messa in sicurezza. Ed ora a distanza di decenni, sembra essere arrivato il punto di svolta. La Regione Lombardia, proprio lo scorso 3 maggio, in un delibera di giunta ha stanziato fondi, pari a un milione e 250 mila euro, per realizzare una rotatoria.
Il gruppo di minoranza «Insieme si può» guidato da Maurizio Morandi ha chiesto spiegazioni proprio in tal senso.
«Abbiamo assistito ancora all’ennesima tragedia consumatasi all’ormai tristemente noto incrocio tra la provinciale 27 e la provinciale 33 in cui sono rimaste vittime un papà e la propria figlia. In dicembre proprio tra le colonne del vostro giornale venivano annunciati ulteriori fondi per poter far partire l’opera di messa in sicurezza di tale incrocio, ma a tutt’oggi non si sono visti passi in avanti. Pensiamo che sia le vittime che i cittadini abbiano il diritto di conoscere il progetto risolutivo e i tempi di realizzazione dell’opera e soprattutto la certezza che comunque nel frattempo vengano attuate tutte le possibili opere, anche provvisorie, per rendere sicuro l’incrocio maledetto. Il gruppo di minoranza ‘Insieme si può’ innanzitutto esprime le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime del terribile incidente e si impegna ad inoltrare un’interrogazione al sindaco Silvia Genzini per chiedere un apposito consiglio comunale in cui siano presenti i tecnici responsabili della Provincia di Cremona per conoscere nel dettaglio i tempi e i costi del progetto della messa in sicurezza dell’incrocio. Nella speranza di poter finalmente dare tranquillità ai cittadini, rimaniamo in attesa di risposte concrete e comunque attueremo ogni altra azione per poter arrivare alla risoluzione del problema, collaborando attivamente con il sindaco e il gruppo di maggioranza».
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