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ALLUVIONE . ALLERTA ROSSA

Per l'Emilia Romagna in ginocchio i nostri Vigili del fuoco

Complessivamente sono 900 i pompieri che stanno operando nella regione. Da Cremona e Crema a Forlì dotati di mezzi di soccorso specifici: un gommone, un mezzo saf e uno attrezzato per il rischio idraulico

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

18 Maggio 2023 - 05:30

Per l'Emilia in ginocchio, i vigili del fuoco di Cremona e Crema

(foto ANSA)

CREMONA/CREMA - Non hanno perso tempo e nel pomeriggio di martedì, con una situazione già drammatica seppure non ancora irrimediabilmente segnata dalla conta di morti e dispersi, anche i Vigili del fuoco cremonesi sono partiti in direzione Romagna.

A livello generale la mobilitazione degli specialisti del 115 è massiccia fin dalle prime ore dell’emergenza, basti pensare che solo l’altro ieri sono stati registrati oltre 600 interventi di soccorso affidati proprio ai pompieri fra le province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara. Ma vista la portata degli eventi, l’ausilio dei colleghi in arrivo anche da fuori regione risulta fondamentale. Per limitare i danni e soprattutto per salvare quanti si trovano in difficoltà.

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Dal comando provinciale di Cremona fanno sapere che per il momento sono stati inviati cinque uomini, in particolare per il soccorso nelle zone alluvionate presenti nella provincia di Forlì. E sono partiti con mezzi di soccorso specifici, cruciali per assicurare gli interventi: un autofurgone saf (speleo alpino fluviale), un gommone rafting in grado di garantire gli spostamenti anche lungo le vie diventate veri e propri fiumi, e un autofurgone Mo-crab (utilizzato in caso di rischio acquatico).

vigili

«La fase alluvionale è in evoluzione – precisano proprio dal comando cremonese – e dunque prossimamente non si esclude l’invio di ulteriori squadre e mezzi per far fronte all’emergenza». Fra quanti sono partiti, anche due uomini di stanza al distaccamento di Crema, a loro volta specializzati in interventi di soccorso in acqua. Al gruppo si sono infine uniti colleghi mantovani, per formare una colonna mobile che a rotazione si alternerà con i colleghi di tutta Italia. Complessivamente sono 900 i pompieri che stanno operando in Emilia-Romagna e nelle Marche. Fra gli interventi più importanti sono da citare quelli a Cesena per l’esondazione del fiume Savio, all’altezza di via Roversano e di via dei Mulini, dove le squadre fluviali e l’equipaggio dell’elicottero di Bologna hanno effettuato decine di salvataggi di persone rimaste bloccate sui tetti delle abitazioni. Numerosi anche i salvataggi effettuati a Castrocaro Terme.

vigili del fuoco

«Il Centro operativo nazionale ha disposto l’invio di 19 moduli per il contrasto rischio acquatico dalle direzioni regionali di Abruzzo, Liguria, Lombardia, Piemonte, Campania, Veneto, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Umbria e Friuli – fanno sapere ancora dai Vigili del fuoco –. Inviati inoltre quattro mezzi anfibi da Lombardia e Veneto. Il nucleo sommozzatori regionale è stato integrato con personale proveniente dal Veneto e dalla Lombardia. Per fronteggiare i numerosi allagamenti di piani interrati è stato disposto inoltre l’invio, in supporto al dispositivo locale già impegnato, di quattro moduli di media capacità di pompaggio dalle direzioni Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto. Le attività di soccorso aereo sono state assicurate attraverso l’impiego di due assetti del Reparto volo di Bologna. Nelle Marche i supporti sono arrivati da Lazio e Toscana».

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Oltre alla tempestività, di fronte a situazioni emergenziali di questo tipo è fondamentale la competenza e professionalità. Che i Vigili del fuoco cremonesi hanno già saputo dimostrare sul campo e che hanno messo prontamente a disposizione anche in quest’occasione. Per loro quelle in corso sono ore di impegno no stop. Fra detriti, fango, sfollati e centinaia di abitazioni travolte dall’acqua.

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