L'ANALISI
25 Aprile 2023 - 05:30
CREMONA - Scatta il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori, in grande stile, alle tre palazzine di via Giuseppina, nel tratto in cui l’arteria che porta verso l’ospedale si interseca con il Cavo Coperto, a monte tamponato, a valle, (dalla pasticceria Betti in giù) libero.
Dopo anni di attese (e di polemiche) si metterà mano a quelle che le cronache hanno da anni ribattezzato ‘le palazzine della vergogna’.
Gli interventi: cappotto alle facciate, isolamento di sottotetti e scantinati, nuovi serramenti e nuove caldaie, revisione delle coperture. Inoltre, nella palazzina al civico 6, quella rivolta verso centro città, ci sarà la demolizione della passerella d’ingresso e la realizzazione di un nuovo ingresso con ascensore.
È una trasformazione a 360 gradi, un restyling totale con attenzione alle performance energetiche degli edifici, quella annunciata nelle scorse ore dal vicesindaco e assessore al Patrimonio, Andrea Virgilio, l’amministratore che in questi anni ha seguito in prima persona questa partita, una delle più delicate dal punto di vista del patrimonio immobiliare pubblico. Virgilio non ha mai fatto mancare dialogo e confronto con gli inquilini, fin dai giorni in cui si è trattato di affrontare il nodo delle lastre di amianto che coprivano i garage antistanti le palazzine, rimosse con un intervento di una ditta specializzata.
Sugli interventi che scatteranno nelle prossime settimane, i residenti sono stati messi al corrente e poi incontrati nel corso di un’assemblea che si è tenuta lo scorso 8 marzo, presenti per il Comune Luca Ferrari (settore sociale), Giancarlo Frosi e Paolo Bartoli (Lavori pubblici).
A illustrare la svolta è stato, nelle scorse ore, lo stesso vicesindaco: «Si tratta di un finanziamento destinato ai lavori di efficientamento energetico delle tre palazzine, che comprendono il rivestimento termoisolante degli interi edifici (cappotto facciate, isolamento del pavimento dei sottotetti e dei soffitti dei cantinati), la sostituzione delle finestre e delle caldaie degli alloggi abitati — annuncia Virgilio —. L’installazione delle nuove finestre avverrà senza opere di demolizione muraria e comprende i cassonetti, gli avvolgibili e le zanzariere. Considerato il cattivo stato di conservazione delle passerelle di accesso dalla via Giuseppina, si è ritenuto opportuno demolire perlomeno la passerella del civico 6 in cui, per la posizione degli alloggi sfitti da modificare in funzione degli sbarchi dell’ascensore, è più conveniente realizzare l’impianto di elevazione e il nuovo ingresso. In questo modo si otterrà il completo abbattimento della barriera architettonica rappresentata dalla scala, comunque non del tutto eliminata con l’utilizzo della passerella. Per ora rimarranno in uso le due passerelle dei civici 6a e 6b, in attesa del finanziamento che permetterà la loro demolizione e la realizzazione dei nuovi ingressi con ascensore. Gli inquilini della palazzina civico 6 accederanno da via Cavo Coperto 1 e dovranno provvedere alla variazione anagrafica».
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