L'ANALISI
CREMONA
21 Ottobre 2022 - 05:25
La passerella che sarà demolita
CREMONA - Dureranno 18 mesi e cominceranno fra la fine dell’anno e gennaio i tanto attesi lavori di riqualificazione delle palazzine di edilizia pubblica di proprietà del Comune in via Giuseppina, dove gli inquilini protestano dal 2015.
I lavori saranno eseguiti dalla ditta «Costruzione e restauri» di Catania che si è aggiudicata l’appalto di 860 mila euro con un ribasso del 15%. L’attribuzione è ancora provvisoria, in attesa delle ultime verifiche. Si tratta di un cantiere importante che non avrà dunque tempi rapidi: la conclusione è prevista per il 2024.
L’arrivo — che in realtà è solo la partenza — è dunque vicino per la riqualificazione delle palazzine ai civici 6, 6A e 6B, ribattezzate «della vergogna».
L’iter infatti è stato particolarmente tormentato. Presentati nel giugno del 2019 ai condomini, gli interventi di riqualificazione sono attesi ormai dal 2015. La prima procedura, con cui il Comune si era rivolto a una platea di cinque imprese potenzialmente interessate, era andata deserta. Alla seconda, aperta, hanno parte ben 120 ditte di tutta Italia. Ora la «Costruzione e restauri» di Catania si è aggiudicata l’incarico della riqualificazione. In particolare, saranno realizzati l’isolamento termico a cappotto e installati nuovi serramenti e impianti per favorire il risparmio energetico.
Si accede agli edifici da un passo carraio condominiale e da tre passerelle aeree che si affacciano su via Giuseppina. Nella relazione tecnica si legge che «questi collegamenti (le passerelle, ndr) sono molto compromessi da fenomeni di carbonatazione del calcestruzzo e di ossidazione dei ferri».
Le strutture perdono i pezzi ed erano state dichiarate inagibili dopo un sopralluogo dei Vigili del fuoco, chiamati dagli inquilini. Ora saranno quindi abbattute, cominciando da quella della palazzina 6.
È prevista la realizzazione di un nuovo ingresso e di un nuovo ascensore a servizio della stessa palazzina e la rimozione dei tre depositi per le biciclette.
«Poi — spiega il vice sindaco Andrea Virgilio, con delega al Patrimonio — cercheremo le risorse per rimuovere le barriere architettoniche e installare gli ascensori a tutte le altre palazzine. Si tratta di lavori che aspettiamo da tempo. È un contesto questo che va riqualificato e che richiederà ulteriori risorse. Le cercheremo nei nostri bilanci o le reperiremo tramite bandi».
I fondi per l’intervento che sta per partire arrivano da un bando regionale nel 2016. Senza passerelle, gli inquilini dovranno entrare dall’ingresso carraio che si apre su via Cavo Coperto, di cui nel frattempo è stato rifatto il cancello. «Molto degradate e pericolanti» anche «le strutture in calcestruzzo delle autorimesse». E «l’impianto fognario è compromesso in diverse zone e presenta numerosi topiari».
Saranno inoltre abbattuti gli scheletri in rovina dei 23 vecchi garage, rimasti in piedi dopo la rimozione delle coperture di amianto nel 2015 e ora invasi dalla vegetazione.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris