L'ANALISI
17 Novembre 2022 - 05:30
CREMONA - Dopo le chiusure del 2020 legate alla pandemia, sono tornati a crescere i permessi di soggiorno rilasciati e di conseguenza a salire sono anche i dati relativi ad imprenditori e contribuenti immigrati: in provincia di Cremona gli stranieri che versano regolarmente le tasse sono attualmente 29.762, vale a dire l’11,3% del totale dei contribuenti. Ad analizzare il rapporto fra economia ed immigrazione è l’ultimo report curato dalla Fondazione Leone Moressa e appena presentato alla Farnesina e alla Camera dei deputati. Riferisce di ingressi legati al lavoro in ripresa, ma anche di imprenditoria di origine straniera in evidente espansione.
In Lombardia nel 2021 sono stati registrati 159.344 imprenditori che operano sul territorio ma sono nati all’estero: rappresentano l’11,7% del totale e rispetto al 2020 sono cresciuti dell’1,2%. Un aumento ancora più evidente se si prende in considerazione il decennio 2011-2021: +34,6%. A livello provinciale l’incidenza maggiore si registra naturalmente a Milano, dove gli imprenditori immigrati rappresentano il 15% del totale e l’aumento negli ultimi dieci anni è stato quasi del 48%. Seguono Monza e Brianza con +43,8%; Pavia +34,2%; Lecco +31,6%; Bergamo con +29,8% e appunto Cremona con un incremento del 26% negli ultimi dieci anni e del 3,6% dal 2020 al 2021. Crescite minori a Brescia dove si registra un +14.9%, a Sondrio +21,6%, a Varese con +15%, Como con +20%. Ci sono poi le eccezioni, come Lodi dove nell’ultimo anno l’imprenditoria straniera è calata del 7,1% e Mantova dove la diminuzione è stata del 5,6%.
In Lombardia il volume di redditi riconducibile a contribuenti stranieri è pari a 14,1 miliardi e la prevalenza è nuovamente milanese: nel centro meneghino il volume di redditi degli immigrati risulta pari a 5.843 milioni con un reddito medio annuo di 17.860 euro. Gli occupati immigrati in regione sono 528 mila e si stima contribuiscano al Pil lombardo per il 12,7%. A Cremona, dove i contribuenti nati all’estero sono quasi 30 mila su circa 42 mila residenti, il volume di reddito rappresentato è pari a 447 milioni e il reddito medio scende a 15.480 euro annui. L’Irpef media ammonta a 2.800 euro e la differenza fra Irpef contribuente italiano e Irpef contribuente straniero è 2.650 euro. Il calcolo sulla differenza media di reddito annuo italiano-straniero per la nostra provincia restituisce un’altra cifra importante: 8.530 euro, che è comunque fra le più basse della regione visto che a Milano la differenza è addirittura 13.410 e a Monza 10 mila euro. Nonostante a livello generale la pandemia abbia determinato un calo nei redditi dichiarati da contribuenti immigrati (-4,3%), secondo la Fondazione Leone Moressa il saldo tra il gettito fiscale e contributivo (entrate 28,2 miliardi) e la spesa pubblica per i servizi di welfare (uscite 26,8 miliardi) rimane attivo: +1,4 miliardi di euro. Gli immigrati prevalentemente in età lavorativa, dunque, pare abbiano un basso impatto sulle principali voci di spesa pubblica come sanità e pensioni.
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